Cos’è una calling station nel poker

A poker per calling station si intende un giocatore che trova difficile, se non impossibile, rinunciare a giocare una o più mani nel poker. Il suo gioco è caratterizzato da una cifra enorme di chiamate, soprattutto con mani deboli e marginali che dovrebbero chiaramente essere foldate.

Dalla definizione dovrebbe essere evidente che calling station non sono buoni giocatori di poker. Foldare nel poker è essenziale, sapere quando farlo è ciò che separa i perdenti da quelli che vincono parecchio.

Nonostante ciò, le calling station non sono sempre avversari contro cui è facile giocare. E questo è vero soprattutto se il nostro gioco tipico prevede di bluffare frequentemente. Le calling station possono fare molto male ai giocatori che bluffano molto.

Quindi, qual è l’approccio migliore per battere avversari che non foldano mai? Ecco i nostri consigli.

Consiglio 1 – Non bluffare! Mai!

In una situazione specifica può sembrare che bluffare abbia senso. Ma quando il nostro avversario, che è una calling station, fa una chiamata pazzesca con una Donna come carta più alta e si porta via il piatto, ci rendiamo immediatamente conto che non è stata una grande idea.

Un adattamento necessario quando si affronta una calling station è evitare praticamente del tutto i bluff.

Consiglio 2 – Fate value bet senza sosta (e niente slowplay)

Il concetto chiave di questo consiglio è che contro le calling station si genera una buona percentuale di vincita facendo mani e facendo value bet senza sosta.

Sappiamo che il nostro avversario pagherà molto spesso le nostre value bet, quindi diventa un grande errore non puntare quando abbiamo una mano fatta forte. Dovremmo evitare la tendenza di fare slowplay contro le calling station, anche se magari possiamo essere tentati a seguire queste strategie di poker!

Consiglio 3 – Fate value bet di forza relativa

Se dovessimo aspettare solo di avere mani forti, giocheremmo in maniera abbastanza tight e passiva. Ma al contrario di quello che si pensa, contro le calling station è meglio giocare un poker aggressivo. L’importante è assicurarsi di farlo con il tipo giusto di mani.

Bluffare chiaramente non è un’opzione, quindi rimpiazziamo questi bluff con value bet di forza relativa. Un termine che indica che la mano con cui puntiamo non è fortissima, ma che comunque pensiamo possa essere pagata da un numero abbastanza buono di mani peggiori in modo che porti profitto.

Un esempio potrebbe essere fare una value bet al river con una mano di tipo second pair. Magari con una mano del genere di solito faremmo check, affrontando un avversario che gioca bene. Ma sappiamo che una calling station sarebbe in grado di pagare con la coppia più bassa possibile o persino con mani con una sola carta alta.

Consiglio 4 – Attenzione all’aggressività

La maggior parte delle calling station è passiva. È improbabile che questa tipologia di giocatore giochi in maniera aggressiva senza avere mani forti fatte. Anche se ovviamente questa generalizzazione non è sempre vera. Ad alcune calling station piace anche bluffare, ma la tipica calling station, tra le azioni disponibili nel poker, fa quasi sempre check o chiamate.

Quindi, se una calling station passiva comincia a puntare e farci raise, ha senso credere che abbia una buona mano. E probabilmente ne ha una così buona da batterci.

Questa particolare tendenza rende ancora più semplice per noi fare value bet con forza relativa nelle street finali. Se il nostro avversario calling station ha una mano che ci batte sicuramente, probabilmente ha fatto raise nelle street precedenti.

Consiglio 5 – Depolarizzazione nelle prime street

Giocare “solamente per valore” potrebbe dare l’idea che per cominciare a puntare al flop abbiamo bisogno di almeno una coppia. Questo non è totalmente esatto, persino contro le calling station.

È assolutamente possibile puntare su alcune mani non fatte nelle prime street, dobbiamo essere solamente intelligenti nel modo in cui lo facciamo.

Puntare su una scala a incastro con il 6 come carta più alta non ha comunque senso, visto che quando ci si trova davanti a un avversario incapace di foldare una mano con il Q come carta più alta il risultato sarà negativo.

Se puntiamo su dei progetti, di solito dovremmo usare mani che possano avere un minimo di valore al momento di girare le carte. Per esempio ha senso puntare sia al flop che al turn con AQ se a tavola c’è KT5 arcobaleno, se sappiamo che l’avversario è una calling station.

Non solo è possibile che l’avversario chiami con un range molto ampio di mani peggiori, ma aumentiamo il valore del piatto per una bella vincita, in caso di vittoria della mano.

Adattarsi ai singoli avversari

Anche se il profilo pokeristico di base di una calling station è loose e passivo, rischiamo di generalizzare troppo. Potremmo incontrare una calling station che fa un sacco di bluff-raise.

E anche se questa situazione non è molto comune, dovremmo osservare con attenzione la nostra calling station, per cercare di capire se determinati aggiustamenti sono da incentivare. Di base, se una calling station ci fa raise noi foldiamo spesso, ma in alcuni casi potremmo dover adattare questa strategia.

Un’altra tendenza più comune che alcune calling station mettono in mostra è quella a sopravvalutare le mani già fatte. Per esempio fare raise con una coppia debole al flop, cercando di giocare per uno stack da 100bb.

Forse è il caso di prendere appunti scrivendo cose come “per questo giocatore qualsiasi coppia alta è il nuts”, per assicurarci di non foldare in futuro con una coppia alta e un kicker decente.

Anche io sono una Calling Station?

Per quelli che usano dei software per tracciare il proprio gioco, è possibile fare un paio di controlli rapidi per assicurarci di non pagare in maniera troppo wide.

 Un indicatore comune del fatto che forse chiamiamo in maniera troppo wide è una linea che sale (positiva). Anche se i giocatori che vincono potrebbero a volte avere linee positive per ragioni totalmente diverse, la maggior parte delle calling station ha linee positive.

Controllate la statistica di fold di fronte a una c-bet al river. Di solito chi gioca online con limiti bassi ha una statistica di fold al river di fronte a una c-bet che si aggira al 60%, ma questo statisticamente dipende dal fatto che l’avversario medio nelle partite a limiti bassi non bluffa al river abbastanza spesso.

Se vediamo che la nostra statistica di fold è del 50% o più bassa (su un numero abbastanza alto di mani), questa percentuale è un indicatore ragionevole del fatto che stiamo pagando in maniera troppo wide contro le puntate dell’avversario.

Timothy "Ch0r0r0" Allin è un giocatore professionista, coach e autore. Ha iniziato a giocare nel 2006, partendo da zero e aumentando il suo bankroll online in maniera costante senza mai depositare alcun dollaro. Dopo aver partecipato (e vinto) ad alcune tra le manifestazioni più prestigiose, ora condivide le sue esperienze e opinioni sul magazine di 888poker.