In questa breve guida strategica discuteremo come usare le pot odds per cominciare immediatamente a migliorare i propri risultati nel poker. Imparate, quindi, più precisamente come chiamare nella maniera corretta!

Capire quando è il momento di chiamare nel poker non è assolutamente sempre semplice ed immediato.

Per contro, anche se perdiamo il piatto, non significa necessariamente che la nostra chiamata sia stata sbagliata.

E allo stesso modo, anche se vinciamo dobbiamo comunque considerare con attenzione se la nostra chiamata porterà un profitto a lungo termine.

C’è un modo per sapere in maniera più precisa se le nostre chiamate sono corrette oppure no?

Assolutamente sì. In questa breve guida strategica discuteremo come usare le pot odds per cominciare, da subito, a migliorare i nostri risultati al tavolo da poker.

Cosa sono le Pot Odds?

Il termine “pot odds” nel poker descrive la somma che dobbiamo chiamare, messa a paragone con il totale che c’è al momento nel piatto.

Questo tipo di rapporto è importantissimo. Non dobbiamo vincere troppo spesso per ottenere un profitto se ci sono già parecchie fiches nel piatto.

Potrebbe sembrare logico credere che affinché la nostra chiamata sia corretta le nostre possibilità di vittoria debbano essere più del 50%. Ma questo ragionamento non è vero.

È spesso corretto chiamare anche se ci aspettiamo di perdere nella maggior parte delle volte. Nel tempo, possiamo vincere di più della cifra che mettiamo a rischio.

Come si calcolano le Pot Odds?

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Possiamo sapere quali sono le nostre pot odds calcolando la percentuale del piatto totale che noi investiamo facendo la nostra chiamata.

Per esempio, immaginate il seguente scenario:

Ci sono 100 euro nel piatto e il nostro avversario punta 50 euro. Quale percentuale del piatto totale investiremo se dovessimo chiamare?

Dopo la nostra chiamata ci sarebbero 200 euro nel piatto e noi avremmo investito 50 di quei 200 euro. Quindi, noi investiamo il 25% (ovvero un quarto) del piatto totale. 

Possiamo dunque dire che le nostre pot odds sulla chiamata sono del 25%.

Come si usano le pot odds?

La percentuale delle pot odds è più di una semplice percentuale, perchè ci dice direttamente quanto spesso dobbiamo vincere il piatto affinché la nostra chiamata porti un profitto

Nell’esempio visto sopra, le nostre pot odds sono del’ 25%. Se ci aspettiamo di vincere il piatto più del 25% delle volte dopo la nostra chiamata, allora chiamare porterà un profitto.

Questo scenario è vero, quindi, anche se dovessimo vincere il piatto solo il 30% delle volte e se dovessimo perdere il 70% delle volte dopo la chiamata!

Se invece ci aspettiamo di vincere il piatto solo il 20% delle volte, chiamare sarebbe una giocata perdente a lungo termine (anche se dovessimo comunque vincere il piatto il 20% delle volte).

Lo sapevate?

All’inizio, l’idea che chiamare possa portare a un profitto anche in situazioni in cui perdiamo nella maggior parte dei casi può confondere le idee. Come funziona esattamente la cosa?

Immaginatevi che un misterioso sconosciuto ci offra una scommessa. Lui vuole puntare un milione di euro di fronte a una nostra puntata da un euro, chi vince prende tutto. Dove sta il trucco? Lo spavaldo sconosciuto vince tutto il 75% delle volte, mentre noi vinciamo tutto il 25% delle volte.

Quindi, anche perdendo nella maggior parte dei casi, questa è una puntata che porta parecchio profitto, perchè possiamo vincere tanto, ma perdere relativamente poco.

Come possiamo sapere quanto spesso vinceremo?

Va bene sapere quanto spesso dobbiamo vincere, ma come facciamo a sapere quanto spesso vinceremo davvero?

Questa situazione è quella in cui entra in gioco la pot equity. Si tratta di un’altra percentuale, che ci dice quanto spesso possiamo aspettarci di vincere basandosi sulle mani del nostro avversario.

La pot equity non è esattamente semplice da calcolare, perchè di solito non sappiamo esattamente su quale mano il nostro avversario sta puntando.

Del resto, è poker!

Ma migliorando nel poker, miglioreremo anche nello stimare quanto spesso sia probabile vincere nelle varie situazioni.

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Esempio 1: di fronte a una puntata nel river

Nel river c’è un piatto di 100 euro e il nostro avversario ne punta altri 100. Noi in mano abbiamo una coppia debole e pensiamo che il nostro avversario bluffi più o meno nel 40% dei casi. Dovremmo chiamare?

In questo esempio, se dovessimo chiamare, investiremo il 33,33% (un terzo) del piatto totale. Quindi, affinché la nostra chiamata porti profitto, dobbiamo vincere più del 33,33% delle volte.

Abbiamo, ripetiamo, una coppia debole, quindi è probabile che vinceremo solamente se il nostro avversario sta davvero bluffando. Basandoci sulle mani precedenti, possiamo immaginare che stia bluffando più o meno il 40% delle volte. Quindi in questo caso chiamare porta profitto.

Invece di calcolare le nostre pot odds ogni volta, può essere utile memorizzare alcuni valori standard delle pot odds. Rivolgetevi alla tabella più in basso chiamata “Valori comuni delle pot odds" più in basso.

Esempio 2: di fronte a un all-in nel flop

Ci sono 50 euro nel piatto al flop e il nostro avversario fa all-in con i suoi ultimi 100 euro. Noi abbiamo un colore con la carta più alta. Dovremmo chiamare?

È una grande idea imparare a memoria quanto spesso i diversi tipi di mano compaiono al river. Rivolgetevi alla tabella più in basso chiamata “mani comuni ed equity”.

Un colore comparirà il 35% delle volte al river. Quindi, è probabile che abbiamo una pot equity del 35%, considerando che vinceremo soltanto se riusciremo a fare il nostro colore.

Quindi, quanto spesso dovremmo ottenere un colore affinché la nostra chiamata porti profitto? Visto che il nostro avversario sta puntando due volte il piatto, noi chiamando investiremo il 40% del totale del piatto chiamando.

Quindi, affinché la nostra chiamata porti profitto dovremmo vincere il 40% delle volte. Noi otterremo il nostro colore il 35% delle volte. Foldare è la scelta corretta.

Valori comuni delle Pot Odds

Il modo migliore di approcciarsi alle pot odds è memorizzare i valori per qualcuna delle puntate standard.

L’approccio più tradizionale è quello di provare a calcolare le pot odds durante la mano. Il problema però è che farlo porta via la nostra concentrazione dagli altri dettagli fondamentali della mano.

È molto più comodo “sapere” quali sono le nostre pot odds in ogni situazione.

Percentuale della puntata da fare (%)
Pot Equity necessaria per chiamare
20
14.29
33
19.88
50
25.00
66
28.45
80
30.77
100
33.33
150
37.50
200
40.00

Mani comuni ed equity

Il modo tradizionale di capire quanto spesso la nostra mano comparirà consiste nel fermarsi durante la mano per calcolare i nostri out. Un out è qualsiasi carta che può portarci a ottenere la mano migliore.

Ma dovremmo evitare di fare calcoli non necessari nel bel mezzo della mano, il che ci permette di concentrarci interamente su quello che sta avvenendo.

Anche qui, è molto più facile memorizzare quanto spesso le mani più comuni compariranno al river.

La lista che segue ricapitola le mani più comuni e la percentuale con cui vengono ottenute.

Out 
Dal Turn al River
Dal Flop al River
Colore + Scala aperta 
32.60%
54.10%
Colore + Gutsho
 26.10%
45.00%
Colore
19.60% 
35.00%
Scala aperta
17.40%
31.50%
2 Overcard (per fare la coppia più alta)
13.00%
 24.10%
Coppia (per fare doppia coppia o tris) 
10.90%
20.30%
Gutshot
8.70%
16.50%

In quali situazioni possiamo usare le pot odds?

Le pot odds dovrebbe essere utilizzate solo nelle due situazioni che seguono:

1. Ci troviamo di fronte a un all-in del nostro avversario (o almeno a una puntata che ci si avvicina molto).
2. Stiamo prendendo la decisione finale in una mano prima di scoprire le carte

Affinchè le nostre pot odds siano corrette una volta che abbiamo chiamato, noi non dovremmo prendere parte a nessun’altra azione.

Dovremmo utilizzare un calcolo delle implied odds se abbiamo altre fiches da giocare dopo aver fatto la nostra chiamata. Questo particolare tipo di calcolo delle pot odds calcola le fiches che potremmo vincere o perdere più avanti nel corso della mano.

Nella nostra tabella “Mani comuni ed equity non abbiamo considerato le possibilità che la nostra mano esca dal flop al turn. Avremmo bisogno di quel numero solamente se stessimo facendo un calcolo delle implied odds.

Un calcolo delle pot odds parte dal presupposto che siamo già all-in al flop, quindi ci interessa sapere quanto spesso otterremo la nostra mano dal flop al river.

Punti chiave

Ci vuole tempo per diventare degli esperti delle pot odds, ma se cominciamo a imparare a memoria i valori di base non c’è bisogno di imparare calcoli troppo complicati.

Quindi, perchè non cominciare con i valori comuni delle tabelle sopra pubblicate? Cercate di associarli alle situazioni giuste nelle vostre prossime partite di poker, anche nei tornei!

Nonostante quello delle pot odds sia un concetto relativamente semplice, i miglioramenti delle nostre vincite possono potenzialmente essere enormi!

*Il testo del contenuto è stato redatto da Louis Wheeler.