Tale giocata consiste nel rilanciare contro un limper nel pre-flop nel tentativo di creare una situazione di testa a testa.
Date un’occhiata all’intervista di Kara Scott con Martin Jacobson sul rilancio di isolamento:
Indice
Perché i limper sono avversari deboli
È un dato di fatto che la maggior parte dei bravi giocatori non fa open-limp (ossia l’apertura con un call) nel giro di scommesse pre-flop. Quanto detto vale soprattutto per la variante di poker più popolare in assoluto: il Texas Hold’em.
Rilanciando all’inizio di una mano nel pre-flop, i giocatori si concedono le migliori chance di aggiudicarsi i bui senza trovare resistenza. Il limp non dà le stesse possibilità; chi effettua tale giocata prima del flop deve sempre arrivare almeno al punto di vedere il flop (o foldare prima contro un rilancio).
Ne consegue che, chiunque faccia open-limp, in genere trasmette l’idea di non essere un giocatore forte.
Puntare i giocatori deboli
È sempre preferibile giocare il più possibile contro avversari deboli, dal momento che in genere si può generare un miglior tasso di vincita. È proprio in un simile scenario che entra in gioco la tecnica dell’iso-raise.
Rilanciando contro i limper nel pre-flop, si spera che vinciate subito il pot o che vi “isoliate” in un testa a testa contro un giocatore più debole. Limitandovi a fare call contro il limp (over-limp), invitate gli avversari a starvi col fiato sul collo, impedendovi di giocare a tu per tu contro lo sfidante più debole.
Il range dell’iso-raise a seconda della posizione
Gran parte dei range pre-flop dovrebbe tenere in conto sia la posizione dell’avversario sia quella propria. Presumibilmente, uno sfidante che entra nel piatto da una early position è più forte rispetto a un avversario che faccia lo stesso da una late position.
Quanto detto non si applica normalmente agli open-limper, poiché qualsiasi giocatore abbastanza mediocre da fare open-limp prima del flop, in genere, non terrà conto della propria posizione. Pertanto, nel costruire i range pre-flop, occorre avere a mente la propria collocazione al tavolo e non quella dell’avversario.
Ci sono in particolare due variabili fondamentali da considerare al momento di determinare l’ampiezza di un range standard per l’iso-raise:
- Quanti giocatori effettueranno la propria mossa dopo di voi?
- Sarete in o fuori posizione al momento del call avversario?
Se ci sono tanti giocatori pronti ad agire dopo di voi (ovvero se siete in un’early position), vi conviene restringere il range di iso-raise. Lo stesso discorso vale laddove vi aspettiate di essere fuori posizione sul call avversario.
Vediamo insieme come implementare al meglio questi concetti nei vari range predefiniti per gli iso-raise. Partiremo dal presupposto che stiate partecipando a un cash game da sei giocatori con 100bb di stack effettivi.
Iso-raise dal BTN
Il BTN rappresenta in genere una delle migliori posizioni da cui fare raise di isolamento, per cui potrete sfruttare un range piuttosto ampio. Avrete soltanto due avversari dopo di voi, pertanto avrete la certezza di essere in posizione in caso di call.
Di norma la puntata standard per un iso-raise in posizione è pari a 4bb.
Iso-raise dal CO
Dovrebbe apparire piuttosto chiaro che il range consigliato per un iso-raise dal CO è sensibilmente più ristretto di quanto avviene dal BTN. Anche se sarete in posizione in caso di call da parte del limper, avrete tre avversari pronti ad agire dopo di voi, uno dei quali (il BTN) sarà in posizione rispetto a voi.
Vale la pena di notare che i range di iso-raise sono in genere sbilanciati verso l’equity grezza. Pertanto tenderete a fare iso-raise con carte come K6s anziché 65s.
Iso-raise dall’MP
Avendo quattro avversari dopo di voi, è bene avere una certa prudenza in questa posizione. L’ideale sarà sempre quello di isolarvi contro i giocatori più deboli laddove possibile, ma ci dovrà essere un limite all’ampiezza del vostro range.
Il motivo non sta tanto nel range del limp-caller, quanto piuttosto nella numerosa presenza di avversari che potrebbero rispondere alla vostra giocata con un cold call o uno squeeze.
Iso-raise dall’SB
Si potrebbe immaginare che il range di iso-raise dell’SB debba essere più ampio rispetto a quello del BTN, ma c’è un problema di fondo: l’SB ha la certezza di ritrovarsi fuori posizione nel post-flop, il che rappresenta uno svantaggio non da poco.
Il vostro range per l’iso-raise andrà quindi ristretto. La puntata standard per un iso-raise fuori posizione è di solito pari a 5bb.
Inoltre, vale la pena di tenere a mente che il solo fatto di non effettuare un iso-raise non implica che dobbiate necessariamente foldare: infatti conviene provare a giocare fino al 70% delle mani in posizione di SB quando affrontate un open-limp.
A molti viene insegnato di non limpare mai in posizione di SB, ma i giocatori forti sanno che questa in realtà può essere una valida opzione per migliorare il proprio tasso di vincita, se usata correttamente. Si può pensare di completare il seguente range in posizione di SB quando si affronta un open-limp.
Iso-raise dal grande buio
I range per fare i giusti iso-raise dal grande buio cambiano a seconda che il limper sia in posizione di small blind o meno. In caso affermativo, chiunque effettui un iso-raise dal grande buio avrà il vantaggio della posizione nel post-flop.
In caso contrario, il big blind sarà fuori posizione sul call avversario. Di conseguenza è bene avere a disposizione due diverse strategie di iso-raise, a seconda che siate in posizione o meno.
Cominciamo dal range per fare iso-raise dal grande buio: occorre notare che tale range sarà piuttosto ristretto, analogamente a quello dallo small blind. Ci sono infatti due motivi per cui non serve giocare aggressivamente da questa posizione:
1. Sarete fuori posizione nel post-flop.
2. Anche senza fare iso-raise, riuscirete comunque a vedere il flop dopo aver fatto check.
La situazione di BB vs SB rappresenta uno scenario molto interessante per un iso-raise, dal momento che avete la certezza di essere in posizione dopo il flop, senza che alcun avversario possa rispondere con un cold-call o una 3-bet.
Adattamenti ai range predefiniti
I range fin qui discussi sono un semplice punto di riferimento. A seconda dell’open-limper in questione è possibile apportare qualche modifica.
Ecco alcuni esempi:
L’avversario folda troppo spesso in risposta agli iso-raise, per cui ampliate il vostro range.
- L’avversario tende a fare limp-raise, quindi restringete il vostro range di iso-raise.
- L’avversario ha un basso stack, per cui evitate di fare iso-raise su alcune delle mani più speculative.
- L’avversario fa spessissimo fold in risposta alle c-bet, quindi allargate il vostro range di iso-raise.
Vale inoltre la pena di notare che gli iso-raise appena discussi sono strettamente legati al format della partita, che nel nostro caso prevede un cash game di No Limit Hold’em con sei partecipanti e 100bb di stack effettivi.
Il range per gli iso-raise può variare a seconda delle regole di gioco, anche se molti principi generali rimangono gli stessi.
Adattarsi ai gruppi di limper
Alle volte potrà capitarvi che due o più avversari facciano limp uno dietro l’altro.
Come bisogna reagire in queste situazioni?
In tali casi non è necessario apportare grandi modifiche ai range per l’iso-raise, sebbene sia una buona idea aumentare in parte le dimensioni del rilancio.
Formula da utilizzare in posizione: 4bb + 1bb per ogni limper aggiuntivo.
Formula da utilizzare fuori posizione: 5bb + 1bb per ogni limper aggiuntivo.
Di conseguenza, il dimensionamento standard da applicare in posizione quando affrontate due limper sarà di 5bb, mentre in caso siate fuori posizione dovrà essere di 6bb.
È opportuno restringere leggermente i range quando si fronteggiano vari limper, ma senza esagerare.
Qualche considerazione sulle c-bet
Alcuni studi sulla frequenza media dei fold sul flop a seguito di un limp/call sul pre-flop mostrano che il limp-caller medio tende a foldare troppo spesso dinanzi a una continuation bet. Pertanto, nel fare un iso-raise, sarà in genere una buona idea effettuare una c-bet piuttosto aggressiva.
In linea di massima vi conviene sempre fare una c-bet, a meno che non abbiate un buon motivo per fare altrimenti. Perfino le mani deboli possono spesso rappresentare una buona c-bet, soprattutto se siete in posizione.
Le statistiche suggeriscono che il limp-caller medio foldi attorno al 50% delle occasioni in cui affronta delle c-bet fuori posizione.
Adattamenti al dimensionamento standard
Dal momento che gli iso-raise vengono in genere effettuati contro gli avversari deboli, non dovete preoccuparvi troppo di contenere le dimensioni delle giocate. Se ad esempio avete una mano di valore premium e sentite di poter rilanciare in modo più sostanzioso, è bene che procediate in questo modo.
Alcuni tipi di giocatori particolarmente “esplosivi” sono noti per l’abitudine di vedere degli iso-raise di 20bb (o più). Se affrontate degli avversari che amano questo tipo di giocate dopo il limp, non sarà una grande idea fare un semplice iso-raise a 5bb con una mano AA.
D’altra parte, gli iso-raise effettuati con delle mani speculative (in particolare contro gli avversari con stack corti) funzionano in genere meglio se si riducono leggermente le dimensioni della giocata standard.
È importante essere flessibili e imparare a pensare fuori dagli schemi, anziché ostinarsi a seguire le solite indicazioni standard sulle proporzioni degli iso-raise.