Le caratteristiche del poker italiano

Anche se negli ultimi anni hanno preso piede parecchie varianti come il Texas Holdem, aiutato da una fama che ormai ha raggiunto tutto il mondo, in una partita di poker casalinga è assai più probabile che il poker giocato sia il classico draw poker a cinque carte.

E se poi la casa (o la sala) si trova dalle nostre parti, allora si gioca una variante, il cui nome tecnico è “5 card draw stripped deck”, ma che tutti conoscono come poker, poker all’italiana.

La filmografia del poker all'italiana

Si tratta del gioco reso famoso da alcuni film sul poker, tra tutti certamente spicca “Asso”, con il fenomenale Adriano Celentano nel ruolo del protagonista ed autore di un bluff d'altri tempi, ma soprattutto dalle interminabili partite a cui un po’ tutti, chi più chi meno, abbiamo assistito da piccoli durante le serate delle feste natalizie.

Magari l'ha fatto anche Gaspare Triolo, fortissimo giocatore bolognese che, come da foto d'apertura, ha vinto il nostro evento a Madrid!

E proprio per questa sua diffusione a livello “familiare”, è spesso la prima tipologia di poker a cui si impara a giocare, per poi prendere la mano anche con il poker classico o con le altre varianti. Sebbene sia ovviamente legato al 5 card draw, il poker all’italiana presenta una serie di differenze che lo rendono assai peculiare.

E che quindi bisogna conoscere per poterlo giocare al meglio, anche come strategia di poker.

Come si gioca a poker italiano

Si parte, chiaramente, dal numero delle carte a disposizione. Facendo parte dei poker con “stripped deck”, va da sé che se per giocare serve un classico mazzo di carte francesi da 52 (senza jolly), non tutte saranno utilizzate. Il poker all’italiana prevede un numero di giocatori che va dai 2 agli 8, ma nelle formule più comuni si gioca in 4 o in 5.

E a seconda di quanti sono seduti al tavolo, si sottrae dal numero 11 quello dei presenti, per stabilire quale carte lasciare nel mazzo. Dunque se si gioca in quattro, 11 meno 4 fa 7 e quindi si tolgono le carte dal 2 al 6, tenendo solo quelle dal 7 in su. Stesso ragionamento se si gioca in 5 o in qualsiasi altro numero.

La riduzione nel numero delle carte ha anche un effetto sul valore delle mani nel poker. Rispetto alla classica tabella delle altre tipologie di poker (Scala Reale, scala colore, poker, full, colore, scala, tris, doppia coppia, coppia e carta alta), il colore guadagna una posizione e finisce davanti al full.

Il motivo è tanto semplice quanto matematico: con la riduzione del numero di carte in gioco è più semplice fare full che fare colore, dunque il colore diventa la mano tra le due che vale di più.

Come si gioca il poker all'italiana

Ci sono anche differenze importanti nello svolgimento del gioco, che piuttosto che una semplice variante del 5 card draw rendono il poker all’italiana davvero una tipologia di poker a sé stante.

La mano inizia con il pagamento da parte di tutti i giocatori del cosiddetto “invito”, ovvero una ante, puntata comune a tutto il tavolo. A quel punto il mazziere può distribuire cinque carte, una alla volta in senso orario, ai giocatori. Il giocatore alla sinistra del mazziere dà poi il via alla prima fase di puntata. Nel poker all’italiana però non a tutti è concessa la possibilità di aprire.

Si apre con una coppia di Jack

Esiste infatti una mano minima per qualificarsi per aprire, ovvero una coppia di Jack (o in alternativa quattro carte per un progetto bilaterale di scala). Prima dell’apertura, chi non ha una mano qualificante ma vuole rimanere all’interno della partita per provare a migliorarla cambiando le carte può dichiarare “cip”, ovvero fare check, rimanere in gioco senza puntare, mentre chi non vuole continuare può semplicemente dire “passo”.

Il giro di puntate vero e proprio comincia dunque quando un giocatore qualificato apre. C’è da notare che la mano minima per l’apertura (la coppia di Jack o il progetto bilaterale) non deve essere mostrata al tavolo, ma a fine mano è comunque soggetta a verifica.

Se il giocatore ha aperto non potendo, dovrà spartire il piatto tra gli altri giocatori di poker in caso di vincita o restituire l’invito a tutti in caso di perdita. Una volta aperto, gli altri giocatori possono procedere chiamando, facendo raise o foldando.

E se nessuno riesce ad aprire? Il poker all’italiana prevede di pagare tutti un nuovo invito per un’altra mano, con un requisito di puntata ancora più alto: minimo una coppia di Regine. E così via, a salire fino all’Asso, in caso di mancate aperture, per poi ripartire eventualmente dai Jack.

Aprire al buio

Esiste anche la possibilità di aprire al buio, ovvero prima ancora di vedere le proprie carte, versando una cifra prestabilita (appunto, il buio).

Per rimanere in gioco gli altri giocatori dovranno almeno coprire il buio, con la possibilità per chi ha aperto di rilanciare anche se dopo di lui tutti quanti hanno semplicemente chiamato. Il giro di puntata finisce quando un giocatore ha puntato e tutti gli altri hanno foldato, oppure quando due o più giocatori hanno versato nel piatto la stessa cifra.

La fase dell'accomodo

Terminata la prima fase di puntata, si passa all’accomodo, ovvero al momento in cui si cambiano le carte. Ogni giocatore può decidere di rimanere servito, ovvero con le carte ricevute in precedenza, o di cambiare da una a cinque carte, anche se in alcune partite viene imposto un limite di carte cambiate.

In determinati casi il mazziere può dare fino a un massimo di tre carte consecutive a un giocatore, che dovrà dunque aspettare che tutti gli altri abbiano terminato l’accomodo se vuole cambiarne più di tre.

Altra “regola casalinga” molto comune, non si dà nell’accomodo l’ultima carta del mazzo, per evitare che qualcuno l’abbia vista. Nel caso le carte non bastino per l’accomodo di tutti i giocatori, il mazziere dovrà mescolare gli scarti e servire da questo nuovo mazzo.

Vincere il piatto nel poker all'italiana

La seconda fase di puntata riparte dal giocatore che ha aperto, che può fare “cip” e passare la parola al giocatore successivo oppure puntate. Il giro prosegue con le classiche regole per raise e chiamate, fino a che non si arriva a una situazione in cui resta in gioco un solo giocatore, che porta dunque a casa il piatto, oppure al momento di mostrare le carte.

Vince il punto più alto, con le situazioni di parità che vengono risolte dal valore delle carte utilizzate per fare il punto oppure, in caso di ulteriore parità, da quello delle carte rimanenti.

Insomma, il poker all’italiana è un gioco che è basato sul 5 card draw, ma che è reso unico da una serie di altre regole e consuetudini, diventando così il tipico poker giocato nel nostro paese, nonché quasi sempre il primo a essere imparato!