Migliorare l'approccio mentale a poker

Il poker è un campo di battaglia mentale, in cui ogni decisione, ogni mano e ogni sessione richiedono concentrazione, controllo emotivo e resilienza. Eppure per molti giocatori rimanere impassibili di fronte a una bad beat, ad avversari complicati o dopo tante ore passate al tavolo sembra davvero una sfida impossibile.

Ed ecco dove interviene la mindfulness. La mindfulness è una pratica che permette di essere pienamente presenti e consapevoli dei propri pensieri e delle proprie emozioni, senza giudicarli.

In questo articolo imparerete come la mindfulness può trasformare il vostro modo di giocare a poker. Da semplici esercizi di respirazione che potete usare al tavolo da poker ad abitudini giornaliere che rafforzano la concentrazione e la regolazione delle emozioni, queste tecniche sono pensate appositamente per aiutarvi a giocare al meglio.

I principi più importanti della mindfulness per il poker

La mindfulness può sembrare una cosa stupida, ma si tratta di sviluppare alcune semplici abitudini che vi aiuteranno a rimanere con i piedi per terra e concentrati.

Ecco i principi di base:

1. Consapevolezza del momento presente

Il vostro vantaggio deriva dal concentrarvi sulle mani nel poker che avete di fronte, non su quella che avete appena perso o su quella che sperate di vincere in futuro.

La consapevolezza del momento presente significa tenere tutta la vostra attenzione sulla decisione corrente e dedicarsi in pieno all’azione, leggendo il proprio avversario o ragionando sulle dimensioni degli stack.

Principi più importanti della mindfulness per il poker

2. Osservare senza giudicare

É facile cadere nella critica di se stessi o nella frustrazione quando durante una partita ci si trova di fronte a una bad beat o a un errore. Osservare senza giudicare significa notare i vostri pensieri e le vostre emozioni senza però fissarsi al riguardo.

Invece di pensare “ho fatto quella chiamata, sono stato un idiota”, fareste meglio a ragionare dicendo “mi sento frustrato in questo momento perché ho perso quella mano”. Questo cambio di prospettiva aiuta a ridurre le reazioni emotive.

3. Accettazione

Il poker è pieno di situazioni che sono al di fuori del vostro controllo, come le bad beat, la varianza e avversari difficili da affrontare. L’accettazione significa riconoscere queste realtà senza opporre resistenza.

Nel momento in cui lasciate andare la necessità di controllare ogni risultato, siete liberi di concentrarvi su quello che invece potete controllare: le vostre decisioni e il vostro atteggiamento mentale.

Tecniche di mindfulness che potete utilizzare

La mindfulness non è solo una serie di principi, ma la si può anche usare durante le partite per migliorare la concentrazione, la capacità di prendere decisioni e il controllo delle emozioni.

Ecco quattro semplici tecniche che potete provare:

1. Respirazione controllata

Respirare profondamente è uno dei metodi più veloci per calmare la mente e resettare la concentrazione. Provate la tecnica 6-2-7 : inspirate dal naso per sei secondi, tenete il respiro per due ed espirate dalla bocca per sette.

Questo processo rallenta il vostro battito cardiaco, riduce lo stress e riporta la vostra attenzione al momento presente. Usatelo tra una mano e l’altra, durante le pause oppure ogni volta che sentite salire la frustrazione.

Tecniche di mindfulness che potete utilizzare

2. Body Scan

La tensione fisica è spesso il primo segnale dello stress. Una rapida scansione del vostro corpo può aiutarvi a rilasciare la tensione e a tornare composti. Prendetevi qualche secondo per fare un controllo mentale delle diverse parti del vostro corpo (spalle, mani, mascella, etc.) e per rilassarle in maniera conscia.

3. Pausa e reset

Dopo una mano difficile è semplice portare la frustrazione in quella successiva. Quindi, pausa e ricordatevi di concentrarvi per la prossima decisione. Anche un pausa molto breve può interrompere il ciclo del tilt e vi può aiutare a riprendere il controllo.

4. Utilizzo dei mantra

Un mantra è una breve frase calmante che potete ripetervi in silenzio per mantenere l’equilibrio. Provate qualcosa come “una mano alla volta” oppure “concentrati sulla decisione, non sui risultati”. Ripetere queste frasi può funzionare come ancora mentale, aiutandovi a rimanere con i piedi per terra e resilienti.

Tecniche di mindfulness lontano dal tavolo

Più utilizzate strategie di mindfulness, meglio andranno le cose. Ma anche se usare le tecniche di mindfulness in partita è utile, dedicare del tempo lontano dal tavolo da gioco per lavorare sulla mindfulness aumenterà rapidamente la vostra capacità di rimanere calmi e concentrati.

Ecco tre pratiche efficaci da provare:

1. Meditazione

La meditazione è uno strumento molto potente per sviluppare la mindfulness. Cominciate con 5-10 minuti al giorno. Sedetevi comodi, chiudete gli occhi e concentratevi sul vostro respiro.

Quando la mente comincia a vagare, riportate gentilmente la vostra attenzione sul vostro respiro. Questo processo allena la mente a rimanere presente e a gestire le distrazioni.

Tecniche di mindfulness lontano dal tavolo

2. Tenere un diario

Tenere un diario per i giochi di poker può aiutarvi a capire meglio i vostri pattern emotivi e i vostri trigger. Dopo ogni sessione scrivete i vostri pensieri su come avete gestito le mani più importanti. Segnatevi ogni episodio di tilt o altre emozioni forti. Dovete cercare dei trend nelle vostre reazioni, in modo da poter sviluppare strategie per migliorare.

3. Mindfulness in movimento

Le pratiche di mindfulness basate sul movimento, come lo yoga o la meditazione fatta camminando, sono un modo ottimo per ridurre lo stress. Per esempio durante una breve passeggiata concentratevi sulla sensazione del piede che tocca il terreno, o sul ritmo del vostro respiro.

Dedicarsi con impegno a esercizi di mindfulness fatti con regolarità lontano dal tavolo crea le basi per la concentrazione, la regolazione delle emozioni e la resilienza, tutte cose che si traducono direttamente nel poker.

Superare difficoltà comuni che si affrontano nella mindfulness

All’inizio cominciare a esercitarsi nella mindfulness può sembrare strano o persino frustrante per i giocatori di poker.

Ecco tre difficoltà affrontate dalla maggior parte dei principianti, assieme a delle strategie per combatterle.

Difficoltà 1: Sentirsi distratti

Quando la vostra mente comincia a vagare durante gli esercizi, riportate gentilmente la vostra attenzione sul vostro respiro o sul vostro corpo.

Superare difficoltà comuni che si affrontano nella mindfulnessSuperare difficoltà comuni che si affrontano nella mindfulness

Difficoltà 2: Dimenticarsi al tavolo da gioco

Quando si è nel pieno del gioco è facile dimenticare di usare le tecniche di mindfulness. Fatevi dei promemoria, come fare un respiro profondo prima di una mano o usare il giocherellare con le fiches poker come segnale mentale.

Piccole abitudini costanti aiuteranno a far diventare la mindfulness un qualcosa di naturale. Pensate alla possibilità di inserire un breve esercizio di respirazione nella vostra routine pre partita.

Difficoltà 3: Aspettarsi risultati immediati

La mindfulness è un’abilità che si migliora gradualmente. Rimanete pazienti e concentratevi su progressi piccoli ma costanti, piuttosto che sperare in cambiamenti immediati. Prima o poi quella vittoria nel WPT arriverà!

Difficoltà comuni che si affrontano nella mindfulness - Conclusione

Affrontando queste sfide con volontà e persistenza, scoprirete che la mindfulness diventa una parte naturale della vostra routine del poker. Questo processo vi permette di rimanere presenti e dare il vostro meglio.

Come vedete, la mindfulness è uno strumento molto potente per gestire le sfide mentali legate al poker. Rimanere presenti, regolare le emozioni e concentrarsi su quello che si può controllare vi aiuterà a prendere decisioni migliori e a ridurre il tilt.

Provate a fare un esercizio di respirazione o a meditare per qualche minuto al giorno e noterete miglioramenti nella vostra concentrazione e nelle vostre performance.

*Il testo dell'articolo è stato redatto dalla Dottoressa Tricia Cardner.