Le regole di base del poker non sono cambiate molto nel corso degli anni. Ma cosa succederebbe se il poker adottasse regole da altri sport? Il gioco ne beneficerebbe oppure sarebbe un fiasco?
In questo articolo giochiamo un po’ con questa idea e consideriamo cosa potrebbe accadere se il poker ereditasse alcune delle regole degli scacchi:
Nota: ci concentreremo, in particolare, sulla variante degli scacchi rapidi, perchè hanno regole affascinanti che riguardano il tempo e la valutazione.
Cosa sono gli scacchi rapidi?
Magari non avete mai sentito parlare degli scacchi rapidi, ma è come un buffet all-you-can-eat. E il nome dice tutto! Molte persone pensano che gli scacchi siano un gioco lento e noioso.
Ma gli scacchi rapidi sono pieni di azione, con i giocatori che hanno un tempo limite ristretto per finire la partita.
Gli orologi vanno da 1 a 60 minuti e ogni giocatore ha il suo, che comincia a contare nel momento in cui inizia il proprio turno.
Questo potrebbe ricordarvi il timer nel poker, ma se finisce il tempo la vostra mano poker viene automaticamente foldata, mentre negli scacchi rapidi terminare il tempo significa perdere immediatamente, anche se stavate vincendo.
E poi gli orologi negli scacchi rapidi non si resettano, il che significa che il tempo deve durare, appunto, per l’intera partita.
Come magari vi aspettate, l’orologio decide il risultato di molte partite a scacchi rapidi. le sfide solitamente diventano un caos di bottoni cliccati in continuazione per provare a durare di più dell’avversario.
Aggiungere un orologio nel poker
Ma cosa succederebbe se portassimo le stesse regole, con il tempo da conservare, nei tornei di poker?
A prima vista, la risposta è semplice: gli orologi costringerebbero le persone a giocare il più velocemente possibile. Questo risultato sembra anche valerne la pena, vista la quantità di gioco lento che c’è di questi tempi. Ma la realtà è che gli orologi rendono gli scacchi rapidi velici e feroci.
Le banche del tempo possono essere anche da un solo minuto. Quindi, inserire questa novità al tavolo da poker inevitabilmente porterebbe al caos totale.
La sopravvivenza nei tornei sarebbe più una questione di orologio rispetto alle fiches poker o al valore delle mani. E ci vorrebbe poco prima che i giocatori comincino ad andare nel panico, facendo all-in alla cieca in un disperato tentativo di giocare più velocemente.
In qualche maniera, uno stack ridotto e un minuto avrebbero più valore di un vantaggio nel numero di fiches, ma con 3 secondi a disposizione.
È improbabile che i giocatori comincino a tankare, facendo scorrere l’orologio. La pressione dell’orologio costringerebbe i giocatori a sbrigarsi e a fare tantissimi errori, il che crea frustrazione.
Per i casinò sarebbe difficile implementare gli orologi nel gioco dal vivo. Dovrebbero assumere più personale per coprire il lavoro in più, ovvero gestire il tavolo nel momento in cui gli orologi cominciano ad avvicinarsi alla fine.
Ogni secondo diventerebbe quasi impossibile da monitorare. Gli orologi diventerebbero i primi obiettivi da attaccare in caso di discrepanza.
E poi ci sarebbero anche limiti fisici:
- i giocatori avrebbero difficoltà a sistemare e a contare le loro fiches in tempo;
- e quale orologio userebbe il responsabile del tavolo per valutare la liceità dell’azione?
Tradizionalmente, gli orologi in stile scacchi rapidi non funzionerebbero nel poker, il che è un vero peccato visto che il tanking eccessivo è un grosso problema negli eventi dal vivo.
Ma un orologio ispirato agli scacchi più, diciamo, flessibile sarebbe un’aggiunta importante al gioco, se la quantità di tempo venisse “riempita” di tanto in tanto.
Oltre a punire le perdite di tempo, toglierebbe la necessità di “chiamare l’orologio”. Questo sistema ricompenserebbe anche i giocatori amatoriali che non perdono tempo, che otterrebbero qualche secondo in più nel momento in cui si trovano in una situazione complicata.
Ma cosa succederebbe se il poker usasse un altro elemento fondamentale degli scacchi rapidi online, ovvero il sistema di valutazione?
Il sistema di valutazione del giocatore
Uno dei siti mondiali più importanti di scacchi rapidi è chess.com, su cui si giocano miliardi di partite al mese. A differenza del Caribbean stud poker, il sito non vincerà un premio all’originalità per il suo nome, ma ha sviluppato un sistema di valutazione davvero molto rispettato.
Questo metodo innovativo assicura, infatti, che i giocatori abbiano accesso a partite solo contro giocatori dalle abilità simili.
Questa regola rende più equilibrato il gioco, rendendo l’intera esperienza molto più competitiva, divertente e soddisfacente. Entrambi i giocatori hanno una possibilità realistica di vincere qualsiasi partita uno contro uno poker.
Quindi, che impatto avrebbe sul poker un sistema del genere?
La prima cosa che notereste è quanto sarebbe molto più complicato trovare una partita da giocare. Anche se ci sono giocatori a tutti i livelli, dai giocatori professionisti in giù, solo quelli con abilità simili possono giocare tra loro.
Questo filtro divide il numero di giocatori a ogni livello in raggruppamenti ancora più ridotti.
- Poniamo che giochiate partite da 0,25/0,50 euro;
- ci sono 500 giocatori al vostro livello;
- circa il 5% di questi giocatori è attivo allo stesso tempo.
Facendo un paio di rapidi calcoli, ci sarebbero di solito circa 25 giocatori alla ricerca di una partita da 0,25/0,50 euro.
Anche se 25 giocatori non sono pochi, usiamo un sistema di valutazione simile a quello degli scacchi.
Al momento non esiste nessun sistema, neanche tramite l'intelligenza artificiale poker, che valuti l’abilità nel poker, ma facciamo finta che ci sia e che questo sistema divida i giocatori in cinque categorie di abilità, basate sul loro tasso di vincita atteso.
Poniamo che per le partite 0,25/0,50 euro il sistema abbia diviso i giocatori in questo modo:
- PRINCIPIANTE (livello di abilità 1-10), 20% dei giocatori - (5 giocatori attivi).
- SCARSO (livello di abilità 11-20), 20% dei giocatori - (5 giocatori attivi).
- MEDIO (livello di abilità 21-30), 20% dei giocatori - (5 giocatori attivi).
- BUONO (livello di abilità 31-40), 20% dei giocatori - (5 giocatori attivi).
- ECCELLENTE (livello di abilità 41-50), 20% dei giocatori - (5 giocatori attivi).
Seguendo le regole del sistema di valutazione del sito di scacchi di cui sopra, i giocatori possono affrontare solo avversari con abilità simile. Quindi, con una divisione del genere, vedremmo cinque giocatori in ogni gruppo in qualsiasi momento.
E questo è meno di quanti ne servano per far partire un tavolo da 6 persone, dunque sarebbe una cosa più distruttiva di quanto lo sia lasciare le cose come sono in questo momento.
Se mescolassimo le carte e rendessimo la divisione un po’ più realistica, potremmo finire con l’avere una divisione dei giocatori simile a questa:
- PRINCIPIANTE (livello di abilità 1-10), 5% dei giocatori - (1,25 giocatori attivi).
- SCARSO (livello di abilità 11-20), 30% dei giocatori - (7,5 giocatori attivi).
- MEDIO (livello di abilità 21-30), 50% dei giocatori - (12,5 giocatori attivi).
- BUONO (livello di abilità 31-40), 10% dei giocatori - (2,5 giocatori attivi).
- ECCELLENTE (livello di abilità 41-50), 5% dei giocatori - (1,25 giocatori attivi)
Come vedete, questo peggiora soltanto le cose, si riescono a giocare ancora meno partite di prima e in tre delle cinque divisioni non si può addirittura giocare.
Tutti potrebbero partecipare solo e soltanto se giocassero assieme quelli di livello diverso, ma questo cozzerebbe con l’intera idea di implementare un sistema di valutazione simile a quello degli scacchi.
Ora, potreste rispondere che un numero maggiore di giocatori di poker risolverebbe questo problema. Poniamo per esempio che i giocatori attivi siano 1000, avremmo abbastanza giocatori per giocare diversi tavoli a ogni livello.
In questo caso un sistema di valutazione funzionerebbe bene, permettendo ai giocatori di mettere alla prova le loro abilità su un terreno di battaglia equo, giusto?
Beh, per farla breve la risposta è no.
Questo sistema ci permetterebbe di identificare i migliori giocatori del mondo, ma il sistema di valutazione rovinerebbe il poker in molti modi.
Vediamone qualcuno.
Il livellamento del valore dei giocatori
Il problema maggiore sarebbe il livellamento del valore dei giocatori. Potrebbe sembrare interessante vedere come vi comportate in un sistema competitivo di partite a poker, ma in realtà questo sistema non si adatta bene al gioco,
Ricordatevi, i sistemi di valutazione negli scacchi rendono le partite competitive e danno a ogni giocatore una possibilità realistica di vincere.
Quindi, se il sistema funziona bene, i giocatori perderanno e vinceranno allo stesso modo o, in termini pokeristici, vanno pari. E questo è l'esatto contrario della ragione per cui molti giocano a poker.
Non ci sarebbero balene, che passano e mollano qualche bel sacco di soldi, non ci sarebbe l’ego dei giocatori o giocatori che si arrabbiano e vanno in tilt perché giocano partite che non possono vincere.
Questi giocatori dovrebbero giocare contro avversari dello stesso livello. E l’assenza di queste iniezioni di denaro contante devasterebbe il gioco.
I giocatori dovrebbero combattere per ogni singolo centesimo e la maggioranza finirebbe ad avere difficoltà a riprendersi persino la race in partite così complicate.
Quelli al vertice di ogni categoria di abilità farebbero profitti sulle spalle di quelli in fondo alla categoria. Ma sarebbero molti meno soldi di ora e quelli in cima non avrebbero nessun incentivo a migliorare, perché significherebbe finire in una categoria superiore, in cui vincere sarebbe ancora più difficile.
Questa caratteristica toglierebbe presto il divertimento dal gioco, il poker diventerebbe ancora di più un tritacarne, una prova di controllo e disciplina piuttosto che di vera abilità, bluff compresi!
Inoltre, come nel più classico draft NBA, alcuni giocatori potrebbero offendersi o non essere d’accordo con la loro valutazione. Senza dubbio individui competitivi lavorerebbero sodo per arrivare al vertice, ma molti giocatori abbandonerebbero il poker o passerebbero a giochi con gli scacchi.
Il numero di giocatori quindi crollerebbe.
I sistemi di valutazione funzionano bene negli scacchi perché alle persone piace mettere alla prova le loro abilità. Ma questo non è il motivo per cui molti giocano a poker. Molti giocano per la possibilità di fare rapidamente qualche soldo, per la passione per l’azzardo e per il divertimento.
Quindi, un sistema di valutazione come quello degli scacchi rovinerebbe tutto.
Uno dei sogni del poker sarebbe morto
Una delle cose più belle del poker è l’accesso quasi immediato che i dilettanti hanno nei confronti dei professionisti. Non c’è nessuno sport in cui si può competere contro l’élite e avere una vera possibilità di vincere.
Con partite basate sull’abilità, nessuno potrebbe “provare a battere Phil Hellmuth” o fronteggiare il proprio idolo.
I migliori nel poker sarebbero inaccessibili, come avviene in qualsiasi altro sport, rovinando così una delle cose uniche e stupende del poker.
Finirebbero le partite
Ed è anche probabile che un sistema basato sull’abilità danneggerebbe persino i giochi di poker ad altissimo livello. I migliori giocatori al mondo sono senza dubbio molto competitivi.
Sono molto furbi ed evitano di giocare contro avversari con cui non hanno un vantaggio.
- Spesso, le partite si basano su un buon numero di persone molto ricche che giocano per divertirsi, con gli squali che sono lì ad aspettare che questi ricconi si registrino.
- I ricchi che giocano per divertirsi e i giocatori non professionisti forniscono i soldi per le partite ad alto livello con il loro flusso costante di denaro.
Il numero di giocatori abbastanza bravi da giocare le partite più difficili al mondo è molto basso. Ed è difficile capire come queste partite potrebbero andare avanti se quelli che portano i soldi non possono disputarle.
In tanti potrebbero barare
Un sistema di valutazione sarebbe perfetto per chi bara. Con l’accesso alle partite limitato dalla valutazione, chiunque avrebbe un enorme incentivo a manipolare la valutazione e le probabilità poker, giocando un po’ di mani in maniera pessima a livelli di puntata più bassi, per poi giocare, quindi, partite con più soldi in palio contro avversari più deboli.
Ci vorrebbe molto tempo per individuare questi furbetti, dando loro il tempo di ritirare o trasferire i soldi. E anche se venissero beccati, potrebbero semplicemente fare nuovi account e ripetere il processo.
Se c’è chi bara su un sito in cui l’unico incentivo è un punteggio, immaginate quanto sarebbe comune nel poker, in cui si fanno soldi.
Quindi, ecco qui terminata la nostra disamina: a questo punto, come pensate che il poker cambierebbe se adottasse le regole degli scacchi rapidi?