CHIAMARE UN BLUFF

Nel poker, chiamare un bluff significa che avevamo il sospetto che l’avversario stesse bluffando e abbiamo fatto la scelta giusta, chiamando.

L’espressione “chiamare un bluff” si usa, anche al di fuori del gergo pokeristico, nella lingua di tutti i giorni. Le parole, adesso, danno l’idea di sfidare qualcuno a portare avanti quanto deciso, non credendo, in realtà, che lo farà davvero.

In questa contenuto originale, approfondiremo i seguenti argomenti:

  • Quando bisogna chiamare un bluff nel poker?
  • Quando è corretto chiamare un bluff nel poker?
  • Cosa significa nella lingua di tutti i giorni chiamare un bluff?
  • Come posso stabilire se il mio avversario sta bluffando?
  • Quali fattori aumentano la possibilità che l’avversario stia bluffando nell’Hold’em?
  • Che devo fare se un avversario chiama i miei bluff?


Quando bisogna chiamare un bluff nel poker?

Se sappiamo che l’avversario sta bluffando con una mano peggiore della nostra dobbiamo chiamare tutte le volte! Ma nella pratica e nelle strategie di poker, di solito non funziona sempre così.

Spesso, infatti, possiamo sospettare che l’avversario possa aver bluffato, ma non lo sappiamo con certezza. A quel punto diventa un problema matematico e di relative probabilità poker: ed il quesito da porsi è se il nostro avversario bluffa abbastanza di frequente da giustificare il numero di fiches poker che investiamo chiamando?

Quando è corretto chiamare un bluff nel poker? 

La risposta teorica è che dobbiamo vincere più spesso delle nostre pot odds espresse in percentuale. Per esempio, se l’avversario punta mezzo piatto al river, abbiamo pot odds del 25% (3 a 1). Se sospettiamo che l’avversario bluffa più del 25% delle volte, abbiamo una chiamata che fa profitto provando a chiamare il bluff.

Cosa significa nella lingua di tutti i giorni chiamare un bluff?

Anche se la frase “chiamare un bluff” nasce nel poker, spesso la si usa anche lontani dal tavolo da gioco.

Significa sfidare qualcuno a fare quello che dice, non credendo che lo farà. “Ha minacciato di chiamare la polizia se non abbassavo la musica, ma ho chiamato il suo bluff e ho lasciato la musica allo stesso volume, anzi ho leggermente aumentato”.

Come posso stabilire se il mio avversario sta bluffando?

A volte un segnale fisico (come un tic nervoso) può rivelare il fatto che l’avversario sta bluffando, ma nella maggior parte dei casi non avremo il 100% di certezza che l’avversario sta bluffando veramente.

I buoni giocatori di poker in queste situazioni ragionano in termini di frequenza, ovvero “penso che il mio avversario bluffa circa nel 25% dei casi in questa situazione”.

Quali fattori aumentano la possibilità che l’avversario stia bluffando nell’Hold’em? 

Di solito è più probabile che l’avversario sia bluffando quando nella texture del board ci sono parecchi progetti non andati a buon fine. È anche più probabile che l’avversario stia bluffando quando punta in alcune street e in altre no.

Per esempio è meno probabile che stia bluffando se punta in tutte e tre le street piuttosto che se punta al turn e al river, dopo aver fatto check al flop. All'Holdem, un’altra cosa da controllare è la dimensione delle puntate, dimensioni di metà piatto sono solitamente indicazione di bluff mentre puntate maggiori di solito indicano forza.

Cosa devo fare se l’avversario chiama i miei bluff?

Dipende, tra le azioni poker, da quanto spesso chiama. Se la sua mano è relativamente forte c’è comunque una buona probabilità che in futuro il nostro bluff porti profitto, perchè potenzialmente potrebbe foldare con mani più deboli.

Se, d’altro canto, il nostro avversario chiama con una mano molto debole, come una coppia bassa o un Asso come carta alta, possiamo pensare di dover diminuire i bluff contro di lui in futuro.

Chiamare un bluff: conclusioni

Perchè non date un’occhiata al bluffcatching nella guida definitiva ai bluff di 888? Otterrete alcuni consigli che in futuro vi permetteranno di chiamare i bluff dei vostri avversari con più precisione.