Spiegazione della Donk Bet
Il profilo del giocatore – Il “Donkey”
Non è chiaro quando i giocatori di poker hanno iniziato a usare il termine “donk” per descrivere un giocatore più debole al tavolo. Detto questo, l’asino (donkey) è da sempre un simbolo di cocciutaggine e ignoranza, tratti che non sono molto utili per avere successo nel poker.
Non è quindi una sorpresa che il termine sia considerato dispregiativo da molti ed è consigliabile utilizzarlo con attenzione. Tra il pubblico del poker professionisti la parola non è considerata un insulto, ma un termine tecnico che viene usato per descrivere il livello di competenza di un avversario (che in questo caso è molto basso).
Quindi, i giocatori professionisti vedono i termini “fish” e “donk” come due cose diverse. Il termine “fish” può semplicemente riferirsi a un giocatore abituale debole, mentre “donk” si applica a giocatori molto incompetenti, che in alcuni casi potrebbero non avere neanche una buona conoscenza delle regole.
L'espressione - Donk bet
Il termine “donk-bet” ha un significato totalmente diverso, anche se in qualche maniera è legato al termine donk. Per molto tempo nella storia del poker, i buoni giocatori hanno quasi sempre fatto check al loro avversario se l’avversario in questione era l’aggressore nella street precedente.
Per esempio, dopo una chiamata cold su un open-raise non in posizione nel preflop, un buon giocatore dovrebbe sempre fare check al flop per vedere se il suo avversario fa una continuation bet.
Ovviamente i giocatori principianti non conoscevano per forza questa regola non scritta di “fare sempre check all’aggressore” e spesso puntavano contro l’aggressore mentre erano fuori posizione.
Giocando in questa maniera, si identificavano automaticamente come giocatori di scarsa esperienza (quindi “donk”): è nata, così, l'espressione “donk-bet” e il resto è storia. E da allora è una mossa che di solito fanno i giocatori più deboli.
Le donk bet possono essere fatte al flop, al turn o al river. Se il nostro avversario ha fatto l’ultima azione aggressiva nella street precedente, allora puntare fuori posizione nella street successiva è considerato fare una donk bet.
Per esempio una donk bet al river di solito richiede che un giocatore faccia una chiamata cold fuori posizione contro un’apertura nel preflop, che faccia check/call al flop e al turn per poi puntare al river fuori posizione.
Esempio di Donk usato in una frase -> Abbiamo fatto una chiamata cold nella big blind contro l’apertura del bottone, per poi decidere di fare una donk bet al flop.
Come usare le donk bet nella vostra strategia
Dovremmo mai fare una donk bet?
Nonostante il suo nome, la donk bet può essere usata come parte di una strategia corretta nel poker. Se non facciamo mai donk bet, probabilmente non stiamo seguendo la migliore strategia. Quindi, perchè storicamente i buoni giocatori hanno sempre evitato la donk bet?
Vale la pena ricordare che si parla di un’era del poker in cui il giocatore medio usava troppe continuation bet, specialmente al flop. Molti giocatori facevano c-bet in circa l’80% dei flop.
In termini di gioco exploitativo, fare una donk bet non ha molto senso quando il nostro avversario farà sempre o quasi una cbet. E le mani di valore fanno quasi sempre più soldi optando per il check-raise.
Nell’era moderna i giocatori capiscono la teoria dietro la necessità di usare le cbet leggermente meglio e tendono a farle con una frequenza minore. In certe tavole del flop, in cui la frequenza delle cbet è molto bassa, incorporare un range di donk bet è spesso reso più profittabile dal difensore.
Un altro modo di vedere questa cosa è che quando al flop, al turn, o al river arrivano carte che favoriscono molto chi difende, ha senso che sia lui a prendere la guida fuori posizione e a prendere controllo dell’azione.
Le donk bet sono anche importanti per ragioni exploitative. Alcuni avversari semplicemente giocano male contro le donk bet, foldando, chiamando o facendo raise troppo frequentemente.
Contro avversari che foldano molto dobbiamo certamente cominciare a fare donk bet come bluff. Contro giocatori che fanno raise troppo aggressivi alle donk bet ha senso prendere il controllo quando abbiamo mani di valore nella speranza di ottenere quel raise.
Le donk bet sono spesso considerate un’area complessa della strategia del poker, vista la necessità di bilanciare un range tra diverse modalità d’azione (ovvero la possibilità di fare donk bet, donk-bet, check/call, check/raise o check/fold e dobbiamo distribuire ogni mano nel nostro range sull’azione corretta).
Il primo passo per i principianti è semplicemente quello di considerare al donk bet come una possibile opzione. Molti giocatori hanno le loro opinioni al riguardo e non faranno mai una donk bet, anche se la situazione lo richiede.
Qual è la differenza tra un donk e una donk bet?
Donk è un termine (potenzialmente offensivo) che viene usato per descrivere un pessimo giocatore di poker. Una donk bet è una puntata fatta fuori posizione dopo aver fatto check/call nella street precedente. Il fatto che spesso a farlo siano i “donk” dà il nome all’azione.
I buoni giocatori fanno mai una donk bet nel poker?
Anche se la maggior parte dei buoni giocatori fa donk bet raramente, è una puntata che ha il suo perchè nei giochi di poker. I solver (gli strumenti che calcolano la strategia teorica ottimale per il poker) indicano che la donk bet è una parte corretta della strategia nel poker (anche se avviene con una frequenza molto bassa).
Che significa quando il mio avversario fa una donk bet al river?
Una donk bet al river è di solito un segnale di debolezza più che di forza, anche se dipende dal tipo di avversario che fa la donk bet.
Se a farla è un giocatore sconosciuto o debole, le probabilità che non ci troviamo di fronte a una mano molto forte sono alte. Ma quando i buoni giocatori fanno una donk bet è importante dargli più rispetto (specialmente nei river in cui si completano i progetti).
La differenza tra un “donk” e un “fish” nel poker?
Non c’è una differenza ufficiale tra i due termini e molti giocatori li usano in maniera intercambiabile. Nella maggior parte dei casi, i giocatori usano il termine “donk” per descrivere un giocatore che gioca a poker molto peggio di quanto faccia un tipico “fish”.
Un “fish” può essere anche un giocatore abituale non molto bravo. Ricordatevi che ci sono diverse opinioni sul fatto che i termini “donk” e “fish” siano termini tecnici o insulti, quindi dovremmo fare attenzione nel chiamare altri giocatori di poker “donk”.
È giusto riferirsi ad altri giocatori come a dei “donk”?
Nessun giocatore di poker vuole essere definito un “donk”, quindi è raccomandato evitare di farlo. Il termine “donk” nell’era moderna è diventato più un termine tecnico che un insulto, ma non possiamo sapere se gli altri giocatori al tavolo ne sono al corrente.
Non c’è nessuna situazione al tavolo da poker in cui il termine “donk” deve essere per forza utilizzato. Ma se lo utilizzate durante uno studio di gruppo per discutere la vostra strategia, va bene.