Questa guida si propone di armarti di tutta la conoscenza necessaria per scegliere gli importi delle puntate ideali per:

  • Equilibrare adeguatamente il numero di bluff nel tuo range di value bet
  • Manipolare il continuing range dei tuoi avversari
  • Derogare dalla strategia GTO per massimizzare il tuo EV in determinate situazioni, usando un approccio exploitativo
  • Giocare in maniera ottimale per vari runout

Importo delle puntate: spiegazione generale

Come si misura l’importo di una puntata (se è troppo piccola o troppo grande)?

Nel poker, qualsiasi puntata è relativa all’ammontare dei soldi contenuto nel piatto (solitamente espressa come frazione o percentuale: ½-piatto o 50% del piatto). Molti principianti commettono l’errore di decidere l’ammontare delle puntate in rapporto alla forza della propria mano e a quanti soldi hanno nel proprio stack (spesso non tenendo assolutamente conto di quanti soldi siano già nel piatto).

Ma così si penalizzano da soli, rendendosi generalmente facilmente leggibili (ad es., se puntano basso con mani deboli e alto con mani più forti).

Lineare vs polarizzato

Molti giocatori adottano uno stile di puntate polarizzato, puntano/rilanciano cioè sia con mani più forti sia con bluff. Al flop/turn, di solito questi “bluff” sono semi-bluff: una mano debole che sperano di migliorare (ad es., carta alta nella speranza di arrivare a colore o scala).

Al river, quando tutte le equity delle mani si sono concretizzate, i giocatori effettuano value bet con le loro mani migliori o bluff con le peggiori. Se scelgono invece uno stile di puntate lineare, allora l’ammontare delle loro puntate sarà inferiore rispetto a quello dell’approccio polarizzato così da accogliere un range maggiore di value combo nel proprio range.

Pot-Limit vs No-Limit

Pot limit vs no-limit

Generalmente, tutte le grandezze delle puntate si giudicano e decidono in relazione all’ammontare del piatto in quel momento. Più avanti in questo articolo tratteremo il significato delle varie grandezze. Tuttavia, nei giochi pot-limit, l’ammontare massimo delle puntate o dei rialzi praticabile equivale al piatto.

Nei giochi no-limit, un giocatore può puntare o rilanciare di quanto vuole in qualsiasi momento, quindi può anche scegliere di andare all-in e puntare tutto il proprio stack.

Considerazioni sull’importo delle puntate in pre-flop

In generale, quando si entra nel piatto per primi, si dovrebbe rilanciare pre-flop una cifra compresa tra il ½ piatto e il piatto. Poker solver quali PokerSnowie sostengono gli open-raise da 2,25bb da ogni posizione (supponendo una struttura di blind standard), ad eccezione dello Small Blind. Da questa posizione bisognerebbe fare una pot-sized open-raise di 3bb in quanto da fuori posizione rispetto al Big Blind bisogna scoraggiare un avversario dal vedere un flop conveniente in posizione, dato che avrà già 1bb nel mezzo.

Quindi, anche se una cifra tra i 2,25x e i 2,5x può considerarsi la GTO standard, non vuol dire che si debbano usare sempre queste grandezze, dovendo considerare molti altri aspetti:

  • Se hai una mano premium e al tavolo c’è qualcuno che vedrà un’apertura da 10bb, allora rilancia a 10bb! Oltretutto, dato che dal vivo molti giocatori vedranno probabilmente i flop per un ammontare più basso, tu non vorrai trovarti per forza in un 5-way flop con le tue mani forti; altro motivo per cui i giocatori aumentano l’ammontare complessivo delle loro open-raise nelle partite dal vivo per tutto il range.
  • Se ci sono dei limper, quando decidi di aumentare dovresti di solito aggiungere 1bb/limper all’importo del rilancio standard.
  • Si può aggiungere al rilancio un altro big blind quando un giocatore rilancia su dei limp o 3betta da fuori posizione.
  • Per decidere di quanto aumentare un rilancio si deve considerare anche la grandezza degli stack. Nei tornei, l’ammontare degli stack (in termini di numero di big blind) diminuisce con l’avanzare del torneo. Non dovrai quindi rischiare più del necessario lievitando gli importi dei tuoi open-raise/3bet/4bet.
  • In teoria, se scegli di modificare l’importo predefinito delle tue aperture verso l’alto in una determinata situazione, allora il tuo range di apertura dovrebbe ridursi e restringersi. Al contrario, più l’importo che usi è piccolo, più sono le mani che puoi includere nel range di apertura.
  • In senso opposto rispetto all’ultimo punto, secondo un'altra scuola di pensiero si deve aprire più basso dalle early position (UTG e HJ nell’6-max online) e leggermente più alto dalle late position, dato che se apri da early position con una mano forte, ti troverai comunque in svantaggio posizionale contro chi chiama in posizione.
  • Confronta quest’ultimo punto con una situazione in cui apri più alto da late position (come CO e BTN), dove avrai probabilmente posizione sui tuoi avversari in post-flop se entrambi gli avversari nei blind continuano fornendoti un piatto più sostanzioso da vincere. Oltretutto, per natura, in BTN e CO i tassi di vincita sono i più alti. Quindi, teoricamente, alzare leggermente l’importo delle tue puntate in queste posizioni dovrebbe alla fine portare più soldi al tuo bilancio.
  • In determinate situazioni, nelle partite si useranno ante, straddle, o strutture multi-blind, influenzando così l’importo del piatto prima si distribuiscano le carte e influendo di conseguenza sulle grandezze dei rilanci per le aperture. È poi essenziale pensare alla grandezza degli stack medi quando si considerano i dead money extra che potrebbero essere nel centro del tavolo, come anche quali range di apertura usare.

3bet / 4bet / 5bet+

Nel poker moderno, 3bet e 4bet sono diventati molto più frequenti in pre-flop. È quindi essenziale capire come effettuare questi controrilanci in maniera ottimale (ridimensionaento, frequenza e range da usare, ecc.), e come interpretarli al meglio per riuscire a contrastarli in maniera ottimale.

3bet

  • Lineare vs polarizzato: l’ammontare delle puntate che compi può determinare quanto sarà polarizzato o lineare il tuo range di 3bet+. In generale, e se la tua 3bet è alta, il tuo range dovrebbe essere più polarizzato. Ciò significa che dovrebbe comprendere le tue mani più forti con cui controrilanciare for value insieme ad alcuni bluff, ad esempio mani che potrebbero essere troppo deboli per vedere un rilancio iniziale. Più è piccolo il tuo controrilancio, soprattutto in posizione, più lineare (valore più ampio/ meno polarizzato) può essere il tuo range.
  • Importi generali: poker solver quali PokerSnowie consigliano in generale di fare 3bet pot-sized, tanto in posizione quanto fuori posizione.
  • Importi exploitativi: contro molti avversari, potresti scegliere di rendere questi importi automaticamente maggiori o minori a seconda di quanto ampio chiameranno alcuni giocatori, di quanto bene giocheranno in post-flop e di chi sarà in posizione in post-flop.
  • Grandi importi: se vuoi usare un ammontare di controrilancio più alto del normale, allora il tuo range dovrebbe essere ancora polarizzato, anzi, addirittura più ristretto e più premium/top-heavy. Ad esempio, magari dovrebbe spostare la parte value del tuo 3bet range da 99+, AQs+, AK a QQ+, AK, escludendo al tempo stesso molta – ma non tutta – della parte di bluff del tuo range per compensare.
  • Importi degli stack: maggiori gli import degli stack, più alto puoi 3bettare contro un’apertura, riducendo così l’SPR post-flop senza permettere a Villain di ottenere le corrette implied odds per continuare con il maggior numero di combo contro la tua 3bet. Lo stesso vale per gli importi degli stack per i tornei, lasciando gli importi delle 3bet tipicamente più bassi di quelli delle partite a soldi.
  • IP/OOP: quando 3betti in posizione, di solito puoi ridurre leggermente le tue 3bet rispetto a quanto faresti fuori posizione, semplicemente per il vantaggio di posizione che avrai dal giocare post-flop, supponendo che il tuo avversario veda solo e non 4betti.
  • Squeeze: mettiamo che tu effettui una 3bet contro più giocatori: giocatore 1 fa open-raise, giocatore 2 vede, l’azione passa a te, che controrilanci. A causa dei soldi extra già nel piatto dalla call del giocatore 2, l’importo della tua 3bet dovrebbe essere maggiore che non se giocassi solo contro un giocatore.

Difendere contro le 3bet

  • Posizione post-flop: se difendi contro una 3bet, puoi continuare con un range di mani più ampio quando sei in posizione rispetto a quando sei fuori posizione.
  • Importi di 3bet impiegati: se Villain usa importi di 3bet minori, puoi vedere/continuare con un numero maggiore di mani, dato che otterresti pot odds e implied odds migliori. Per lo stesso motivo, maggiore è l’importo usato, più ristretto deve essere il tuo continuing range.
  • Implied odds: molte mani speculative, come le coppie più basse e i suited connector, richiedono buone implied odds per continuare. Dato che la probabilità di fare tris al flop è di 8 a 1, molti giocatori consigliano di avere probabilità di circa 10 a 1 per vedere un flop con coppie basse. Per i suited connector, consigliano invece probabilità di circa 20 a 1. Pertanto, se fai open-raise e Villain fa una grande 3bet fuori posizione (ad es., tra i 3bb e i 14bb con stack di 100bb), allora probabilmente non potrai includere nessuna coppia bassa o suited connector nel tuo continuing range, perché non otterresti buone implied odds.

Grandezza stack?

4bet

  • Posizione: se hai fatto open-raise e il tuo avversario 3betta in posizione, allora dovresti 4bettare il più delle volte da fuori posizione per alcuni motivi fondamentali:
  1. sarà difficile ottenere valore da fuori posizione se con le tue mani più forti fai solo flat call;
  2. eviti di dovere giocare un flop fuori posizione e senza avere l’iniziativa;
  3. potresti vincere un ricco piatto pre-flop, possibilità che non avresti vedendo e basta.
  • Grandezze: ci sono due scuole di pensiero. Di solito, un ammontare di 2,25x – 2,5x per le 4bet è accettabile quando si è fuori posizione (ad es., apertura di 2,5bb, 3bet in posizione di 8bb, 4bet di 20bb). Si noti che gli importi per le 4bet possono essere minori quando un giocatore è in posizione rispetto ai propri avversari. Ad esempio, AK potrebbe diventare una 3bet/call invece di andare all-in con 3bet/5bet quando l’importo della 4bet è più grande del solito, come quando è pari al piatto.
  • Frequenza/range di mani: contro avversari che hanno un’elevata frequenza 3bet, dovresti cercare anche tu di 4bettare un range più ampio di mani, dato che molte volte puoi raccogliere il piatto pre-flop se il tuo avversario passa e basta. Puoi farlo contro una 3bet, piccola o grande, purché il tuo avversario abbia un’alta percentuale di 3bet e anche un’alta percentuale di fold davanti a 4bet.
  • 4bet shove vs 4bet bassa vs flatting 3bet: di solito, se un importo tipico per una 4bet ti porta a stanziare il 33% del tuo stack o più, allora se stai per 4bettere, dovresti scegliere di andare all-in invece di puntare basso.

Difendere contro i 4bet

  • Per gli stessi motivi dell’ultimo punto della sezione “Difendere contro le 3bet”, in partite a soldi con stack un po’ più alti (ad es., da 125bb a 160bb circa di stack effettivi), può essere difficile sapere quale linea di azione tenere di fronte a determinate 4bet. Bisognerà fare molte considerazioni, tra cui notare l’ammontare di 4bet impiegato, sia relativo all’importo rimanente di stack effettivo sia relativo all’importo della 3bet. Dovrai tenere anche conto della posizione post-flop, dei probabili range di mano e di qualsiasi tendenza exploitativa.

5bets+

  • A volte, in partite con stack altissime, i giocatori riusciranno a fare delle 5bet o delle 6bet senza andare all-in. In casi simili, ogni volta che viene effettuato un altro controrilancio, bisogna assolutamente rendersi conto che il range di valore si assottiglia sempre più. È per questo che di tanto in tanto i giocatori vedranno una 4bet con il 100% del loro continuing range. Lo fanno per mantenere forte e illimitato il proprio continuing range senza dividerlo ulteriormente con un calling range più debole che non includerebbe le mani con cui tipicamente farebbero 5bet.

Importo delle puntate e composizione del board: flop scoordinato vs flop coordinato

Nella scelta degli importi delle puntate da usare bisogna considerare vari fattori. In questa sezione, vedremo varie grandezze, i loro vantaggi/svantaggi e quando usarle.

Importi piccoli: dal 25% al 33% del piatto

No entry

  • Negare equity: se hai una mano debole che è ancora vulnerabile, una puntata bassa la proteggerà. Può negare equity alle altre mani che hanno ancora una buona equity contro di te. Ad esempio, mettiamo che il board sia A93 e tu abbia 22. Se punti poco, un buon numero di mani che sono semplicemente “mani con carta alta” (come QJ) vengono messe in una situazione complicata.
  • Quindi, di solito una puntata bassa basterà a proteggere la tua mano e a prendere il piatto, impendendo agli avversari di rendersi conto della propria fold equity di circa il 25%.
  • Rischiare il minimo: analogamente al punto precedente, puntando basso, spesso rischi il minimo per prendere il piatto. Molti avversari vedranno il tuo 22 con un board di A93 solo se hanno un pezzo di board o un’underpair che batte la tua. Se vedranno, è quindi probabile che ti batteranno.
  • In questo caso, spesso devi puntare con i tuoi 2 per negare equity da parte di altre mani con carte alte. Ma in quelle volte in cui il tuo avversario continua, se punti basso, risparmi soldi quando finirà comunque per vedere.
  • Mantenere ampio il range del tuo avversario: un altro vantaggio del puntare basso consta nel fatto che mantieni ampio il range del tuo avversario. In questo modo, permetti anche a te stesso di creare buone condizioni per bluff al turn e/o al river usando poi importi maggiori. In molti casi, il tuo avversario passerà davanti a una puntata più alta.
  • Puntare con più mani: puntare basso ti permette di puntare con un range di mani più ampio. Ecco perché spesso capita che si usino importi minori con molti flop dove i range della mano saranno maggiori. Ad esempio, se scegli di puntare basso con KK a un flop con A95 potrai essere visto da molte mani peggiori: un 9, un 5, una coppia più bassa o qualsiasi numero di progetti che scelgono di non rilanciare.
  • Puntando alto, costringi di solito i progetti a passare (o, ancora peggio, rischi che gli avversari che non otterrebbero odds adeguate per vedere, rilancino mettendo in difficoltà il tuo KK). Di solito, in questo modo finirai solo per essere visto di più da mani migliori come A-X.
  • Quindi, le puntate alte sono di solito più adatte per range polarizzati e/o board più coordinati, mentre le puntate basse dovrebbero essere usate per range più lineari e con flop scoordinati
  • Flop scoordinati: in questo caso, sarà vantaggioso usare un importo di puntate basso. Non devi proteggere immediatamente le tue value hand da turn/river brutti. Non ci sono progetti o modi significativi con cui Villain può battere la tua mano completa. Inoltre, metterai le mani complete deboli e marginali di Villain in una situazione difficile, tanto adesso quanto in street successive.
  • Riuscirai poi a puntare una varietà maggiore di mani. E questa giocata ti permetterà di guadagnare fold equity con un’ampia gamma di bluff. Molti Villain faranno check-fold con determinati flop scoordinati dopo avere missato, e una puntata bassa ti consente di rischiare il minimo.
  • Riuscire a vedere con pochi soldi al turn/river, se Villain vede e basta: immagina di cbettare il 35% circa del piatto con KQ a un flop di 862. Con molti AX, Villain potrebbe passare al flop davanti alla cbet (quindi faresti passare una mano migliore della tua: molto vantaggioso). Tuttavia, se Villain vede e poi fa check in flow, ti consente di fare a tua volta check e vedere una carta gratis al turn e al river.

Importi di puntate medio-grandi (dal 50% all’80% del piatto)

  • Ottenere più valore: con puntate di importo maggiore, ottieni più valore dalle mani più deboli di Villain ogni vota che decide di continuare.
  • Il tuo range sarà più polarizzato: ottimo per i tuoi semi-bluff, perché includendoli nelle tue mani con molto valore ti faranno ottenere più fold equity.
  • Preparare un piatto per le street successive: le grandezze delle puntate che scegli nelle prime street ti permettono di manipolare l’ammontare del piatto per le street successive. Questa strategia può essere vantaggiosa quando si mantiene basso un piatto, con puntate più basse, o quando stai idealmente cercando di portarvi dentro stack per il river, con puntate più alte.
  • Ottenere valore prima che esca una scare card: avere JJ con un board 974 di due semi è senza dubbio una situazione vulnerabile. Potrebbero uscire Assi, Re, o Donne qualsiasi che potrebbero impedirti di ottenere ulteriore vantaggio più avanti nella mano. Al turn o al river potrebbe uscire una varietà di carte che potrebbe trasformare la tua mano nella 2a migliore mano. Puntare alto ti consente di ottenere valore da altre mani e progetti prima di rischiare di venire superato.

Overbet (>100% del piatto)

  • Avere vantaggio di nuts: puntate più alte della grandezza del piatto e overbet dovrebbero essere usate in situazioni ultrapolarizzate in cui hai un vantaggio di nuts e/o impedisci al tuo avversario di avere i nuts. Ad esempio, se sul board c’è un 3flush, e tu hai l’Asso dello stesso seme, può essere vantaggioso puntare o rilanciare con overbet con combo AXo selezionate, a condizione che tu possa rappresentare in maniera credibile di avere giocato così un progetto di colore nuts (come se avessi AXs dello stesso seme del colore).

Consigli per le value bet e per l’importo delle puntate: flop e turn

  • Pensa a tutto il tuo range: nel decidere quanto puntare, è sempre importante pensare al modo in cui il tuo intero range interagisce con il board. Certo, a volte è giusto differenziare tra due importi di puntate in un momento particolare con due diversi range di mani. Ma quando fai così, è importante proteggere sempre bene tutte le parti del tuo range.
  • Ad esempio, puntando sempre il 100% delle volte con le tue mani forti, indebolisci notevolmente il tuo checking range. Inoltre, se punti solo con mani forti, allora le tue puntate minori includeranno probabilmente le tue mani di forza medio-bassa, rendendoti facilmente exploitable.
  • Se scegli una grandezza maggiore di puntate per una situazione, allora è utile inserire in un checking range il tipo di mani con cui punteresti importi medio-bassi, invece di scegliere di puntare basso con esse.
  • Ricorda il tuo stack-to-pot ratio (SPR) per ogni fase della mano: è sempre importante pensare a come l’importo che punti in una street influirà sullo stack to pot ratio per le street future. Ad esempio, se vuoi puntare a un turn per impostare un all-in al river, rifletti su quanto dovresti puntare per riuscirci.
  • Se il piatto è di 30bb e a ognuno rimangono 85bb al turn, una puntata di 15bb porterebbe il piatto a 50bb e il tuo stack effettivo al river a 60bb. Questa mossa porta a un importo un po’ strano per andare all-in al river, in quanto sarebbe maggiore dell’importo del piatto.
  • Supponiamo tuttavia che tu usi una grandezza di 23,5bb. Il piatto allora sarebbe di 77bb, e a ognuno resterebbero 61,5bb, risultando in un all-in di importo migliore a circa il 75% della grandezza del piatto.
  • Puoi anche manipolare gli importi degli stack a tuo favore (come si discuterà in un punto futuro). Magari vuoi ottenere più fold equity con un all-in al river, che è il motivo per cui punti 15bb in un piatto di 30bb in modo che un all-in al river di 70bb in un piatto di 60bb diventerebbe un’overbet, portando probabilmente più fold equity.
  • Equilibrati vs exploitative: importi di puntate exploitativi rispondono alle tendenze exploitable del tuo avversario in modo da farti massimizzare il tuo EV. Ad esempio, mentre rilanciare al river con un nut flush blocker potrebbe essere accettabile contro un avversario bravo e competente, lo si dovrebbe fare meno frequentemente contro un avversario più pollo e con meno esperienza.
  • Il pollo ha la tendenza generale a “giocare la sua mano”, a essere sticky (passare con meno probabilità) e a non pensare generalmente al range di mani che stai cercando di rappresentare. Al tempo stesso, se sai che un particolare pollo puoi usare un importo di puntate maggiore del solito per ottenere un profitto maggiore.
  • Importi equilibrati dovrebbero essere usati contro avversari più difficili e per dividere progetti e mani complete in varie parti di un betting/raising, check/calling/folding range.
  • Elabora un piano al flop per le mani con vari runout: al flop è fondamentale avere un piano per come giocherai una mano prima che vengano date le carte al turn/river. Punterai una volta come bluff e poi passerai? La tua mano promette bene per una triple barrel?
  • Per fare esercizio, dovresti giocare con flop casuali per mani diverse e vedere come le diverse carte al turn/river possono influenzare le equity della tua mano contro il range del tuo avversario e il modo in cui vuoi di conseguenza puntare. Lo puoi fare con i programmi di calcolatori equity/range come l’888poker Odds Calculator).
  • Usare diverse grandezze di puntate può aiutarti con la lettura delle mani: nello stesso modo in cui devi sapere come manipolare il range del tuo avversario, devi anche sapere sviluppare delle capacità di lettura delle mani. Il modo in cui il tuo avversario reagirà alle tue puntate (di vari importi) ti dirà molto della forza della sua mano. E conoscere le probabili mani e forza delle mani che un giocatore ha nel proprio range ti permette di manipolarlo meglio per ottenere il risultato desiderato ogni volta che adotti una strategia exploitable.

Importo delle puntate al river: bluff e value combo

Il river è una street complicata perché a quel punto tutte le equity si sono concretizzate. Pertanto, puntare al river è un po’ diverso rispetto al flop o al turn, dato che o stai puntando per valore o stai bluffando.

Al river, dovresti puntare con una mano se vieni visto il 50% o più delle volte da mani che tu batti (NOTA: nelle partite a soldi dovresti fare sempre così per massimizzare tutti i profitti di lungo termine. Nei tornei, però, per preservare la tua tournament equity e per considerazioni di ICM, è accettabile che questo numero sia più vicino al 60%).

Per restare unexploitable, una strategia equilibrata prevedrebbe di unire una quantità selezionata di bluff al numero di value hand con cui decidi di puntare (NOTA: spesso, soprattutto contro giocatori più deboli, usare una strategia exploitable ti farà raccogliere profitti maggiori che non se cercassi di restare equilibrato con gli importi delle puntate e i combo value to bluff).

Ecco un grafico che mostra il tasso di mani value to bluff che devi avere al river se vuoi creare una strategia equilibrata:

Importo puntata

Bettor

Value Bet %

Bettor

Bluffing %

25%     (1/4-pot)

83%

17%

33%     (1/3-pot)

80%

20%

50%     (1/2-pot)

75%

25%

66%     (2/3-pot)

72%

28%

75%     (3/4-pot)

70%

30%

100%   (Pot)

67%

33%

150%   (1.5x-pot)

62%

38%

200%   (2x-pot)

60%

40%

È interessante notare come più l’importo della puntata è alto, più bluff puoi includere nel range: cosa un po’ controintuitiva, in quanto potresti supporre che un range simile sia composto da mani forti e di valore molto alto. Analogamente, la puntata più piccola dovrebbe includere meno bluff, ma un range vario (lineare) di mani di valore.

A volte, quando studi lontano dal tavolo, nell’analizzare gli importi delle puntate al river per varie situazioni, dovrai includere più value hand in alcuni casi, e più bluff in altri rispetto a quanto faresti in partita. È fondamentale per migliorare il tuo stile di gioco e colmare le tue lacune.

Per quelle mani che potrebbero essere buone candidate per un bluff, bisognerebbe usare blocker che impediscono al tuo avversario di avere alcune delle migliori mani possibili del suo range. Puoi anche includere nel tuo range alcune delle mani con l’equity più bassa.

Consigli vari

Ammontare delle puntate nei tornei

Con l’avanzare del torneo, la costante diminuzione del numero di big blind in uno stack medio influirà su ogni aspetto delle decisioni sull’ammontare delle puntate. Gli importi degli open-raise diminuiranno, insieme alle tipiche e conseguenti grandezze di eventuali 3bet e 4bet.

Sarà inoltre molto comune vedere in post-flop puntate leggermente inferiori del solito, soprattutto nelle fasi avanzate e finali del torneo. Questa situazione si verifica soprattutto a causa di considerazioni di ICM e dell’accresciuto valore di ogni fiche negli stack man mano che il torneo procede.

Grandezza dello stack e importo delle puntate

Le varie grandezze degli stack influiranno senza dubbio su quanto alte possono e devono essere le puntate e i rilanci, soprattutto a causa dell’SPR creato nelle situazioni post-flop. In generale, maggiore lo stack, maggiori dovrebbero essere le tue 3bet+ pre-flop, al fine di manipolare l’SPR (gli importi degli open-raise pre-flop dovrebbero di solito mantenersi uguali in relazione ai blind/ante/straddle usati).

Stack più piccoli possono di conseguenza usare importi di 3bet minori. Per le puntate post-flop, si dovrebbe sempre prendere in considerazione l’SPR, indipendentemente da quanto grande era lo stack originale all’inizio.

Importi delle puntate e tell

Prevedibile?

A volte, i giocatori svelano involontariamente la forza delle proprie mani a seconda dell’importo delle puntate scelto. In determinate situazioni potrebbero puntare più di quanto non farebbero di solito per cercare di fare passare i propri avversari. Altre volte, potrebbero usare delle puntate minori di quanto dovrebbero per farli vedere.

Assicurati di stare sempre in guardia per cogliere tendenze exploitative che i Villain potrebbero avere riguardo alle grandezze delle puntate, in modo da interpretare correttamente questi tell. Impara a contrastarli al meglio e/o derogare dalla tua strategia standard per farlo.

Tris: importo delle puntate (ad esempio con board a colore)

Negli ultimi mesi, avendo giocato di più per allenarmi, una cosa che mi ha colpito è l’impiego di piccoli importi di puntate al turn o al river con mani davvero molto forti, addirittura in situazioni in cui probabilmente anche il Villain ha una mano di forza considerevole. Riflettendo sulla logica sottesa, mi sono reso conto che non si punta così poco solo con le nostre mani migliori, ma piuttosto anche con un range più ampio di value hand.

Un vantaggio ulteriore del puntare basso con un value range più ampio è che può davvero indurre gli avversari a correre un rischio e a rilanciare. Magari interpreteranno le tue puntate basse su un board coordinato come debolezza. Questa strategia può essere estremamente proficua se hai mani estremamente forti. Ogni tanto puoi ottenere più valore inducendo un bluff-raise che non considerando solo specifiche value hand.

Conclusione

L’ammontare delle puntate è un aspetto spesso sottovalutato del giocare a poker. Anche se molti giocatori ragionano molto sulla composizione dei range e dei board, tutte le molteplici variabili del gioco hanno un effetto composito che si basa sull’importo delle puntate impiegato.

Assicurati di aggiungere ai preferiti questa guida e di ritornarvi quando devi ripassare in quali occasioni devi preferire determinati importi di puntate ad altri.

Buona fortuna al tavolo!

Matthew Cluff è un giocatore di poker specializzato nelle partite 6-Max No Limit Hold’em. Inoltre si occupa regolarmente di contenuti di poker online per vari siti.