Il poker non è caotico come alcuni sport a livello professionistico.
Non è un folle tutti contro tutti, con i giocatori che agiscono tutti assieme e che cercano di fare punti (ovvero piazzare puntate) allo stesso tempo.
No, invece c’è un approccio molto più sistematico e più simile a quello che avviene negli scacchi:
- per puntare bisogna sapere chi è il primo ad agire in ogni mano;
- l’azione si muove in maniera sequenziale da giocatore a giocatore;
- certamente la cosa più importante è sapere quali azioni si possono fare e quando.
L’obiettivo di questo articolo è quello di approfondire l’ultima parte, le varie azioni che si fanno nel poker in fase di puntata.
Tratteremo i seguenti argomenti:
Quali sono le azioni nel poker?
Come si affronta ognuna di esse?
Quali sono le strategie generali per ognuna?
La lista di azioni su cui faremo un discorso più ampio è la seguente:
1. Check
2. Puntata
3. Raise
5. Fare all-in
6. Chiamare
7. Foldare
Azione del poker #1: IL CHECK
Il check è un’azione che possiamo definire passiva al tavolo da poker. Fare check è praticamente mettere sul tavolo una puntata che vale 0.
Quando si fa check, non ci sono soldi che entrano nel piatto e l’azione passa al prossimo giocatore. Bisogna notare che il check è possibile solo all’inizio del round di puntata.
Potete anche fare check quando tutti i giocatori prima di voi hanno già fatto la stessa cosa. Ma nel momento in cui una puntata viene messa sul tavolo, il check non è più possibile per tutto il round di puntata (i round di puntata successivi invece possono di nuovo cominciare con dei check).
Alcuni giocatori dicono “check” nelle partite dal vivo per indicare queste azioni. Ma molti usano un gesto silenzioso, dando un colpetto sul tavolo. Potete
fare un check silenziosamente nelle seguenti maniere:
- usando un pugno chiuso (come bussare a una porta);
- con una mano aperta;
- con un dito o con due;
- tenendo una pila di fiches e sollevandola su e già verticalmente;
- persino facendo cadere un braccio sopra all’altro se avete le braccia incrociate davanti a voi.
La strategia per il checking
Ci saranno sempre delle eccezioni a queste regole/linee guida, ma dovreste puntare a fare check con frequenza nelle seguenti situazioni:
- quando non avete guidato le puntate nel precedente round. Di solito è una buona idea fare check fino al giocatore che ha fatto raise nel poker prima, perchè questo giocatore di solito avrà una buona mano e un vantaggio nel range rispetto agli altri;
- poniamo che abbiate avuto voi la guida delle puntate nel round precedente e siete fuori posizione nel post-flop. In questo caso dovreste puntare a fare check molto più frequentemente rispetto ai casi in cui siete in posizione dopo il flop;
- quando siete coinvolti in un piatto con molti giocatori. Più avversari ci sono, più frequentemente conviene provare a fare check;
- quando le carte di mezzo si appaiano al turno quando voi avevate la guida delle puntate e avete fatto una continuation bet al flop.
C’è sempre la possibilità (e una buona probabilità) che dopo un vostro check un altro giocatore faccia una puntata.
Quindi, è fondamentale decidere prima quale azione intraprenderete dopo aver fatto check:
- check e fold: fate così quando avete pessime mani o mani deboli per cui avete una bassa equity nel poker o scarse possibilità di miglioramento;
- check e chiamata: fate così con mani mediamente forti e di tanto in tanto anche con mani importanti (per rallentare il gioco, in modo da ingannare l’avversario e bilanciare il vostro gioco). Alcune mani incomplete potrebbe rientrare in questa categoria, ma assicuratevi sempre di avere le possibilità migliori per continuare;
- check e raise: fate così con le vostre mani più forti (specialmente quando c’è il rischio che siano vulnerabili nei confronti di carte che possono uccidere il gioco al turn o al river nel poker). Potete anche farlo con altre mani incomplete per bilanciare parte del vostro range.
RIASSUNTO DEL CHECK
Generalmente, dovreste fare check quando non avete la guida delle puntata dal round precedente o quando avete una mano di scarsa importanza.
Assicuratevi di sapere in anticipo cosa fare (fold, chiamata o raise) se fate check e poi qualcuno dopo di voi fa una puntata.
Azione del poker #2: LA PUNTATA
Una puntata è un’azione aggressiva al tavolo da poker e, lo sapete già, quando ben dosate l’aggressività nel poker vi aiuta a vincere.
Vi dà un’altra possibilità di vincere la mano anche senza arrivare al momento di mostrare le carte. Gli avversari potrebbero tutti foldare di fronte alla vostra puntata e voi potreste portare a casa il piatto senza dover mostrare le vostre carte!
La dimensione delle vostre puntate dovrebbe anche tenere conto della dimensione del piatto, non solo della forza della vostra mano!
1. Usate cifre più basse per ottenere valore con un range e bluff più ampio meno frequentemente
2. Usate frequentemente puntate più alte per ottenere valore da un range e bluff più ristretto e molto forte
Nei piatti con più giocatori coinvolti è generalmente consigliato usare puntate più piccole nei primi round di puntata (ovvero nel flop), per poi puntare più pesantemente nei round di puntata successivi, quando ci sono meno giocatori che rimangono.
Nelle partite di poker dal vivo, l’azione di puntata si fa in queste due maniere:
1. annunciando prima verbalmente la cifra puntata (e poi facendo scivolare le vostre fiches al centro del tavolo);
2. piazzando silenziosamente le vostre fiches in un movimento continuo in avanti (Quando puntate assicuratevi di non fare nè una string bet nè un angle shoot con il vostro movimento in avanti).
La strategia della puntata
- Puntare per ottenere valore è accettabile quando pensate che mani peggiori della vostra chiameranno più del 50% delle volte;
- Mettiamo che stiate puntando per fare un bluff. La frequenza di fold dei vostri avversari di cui avete bisogno per ottenere un profitto dipende dalla dimensione della vostra puntata;
- Per rimanere un giocatore contro cui è difficile giocare contro usate una dimensione di puntata costante tra le vostre mani forti e quelle fatte per ottenere valore. E usate le stesse dimensioni tra le vostre puntate per ottenere valore e i vostri bluff;
- A volte va bene splittare il vostro range in diverse dimensioni di puntata. Ma di solito, specialmente per i principianti, è meglio continuare ad affidarsi a una dimensione di puntata costante per ogni azione. Ma potreste comunque dover considerare i seguenti aspetti: cosa dice il tavolo - se siete o no in posizione - il numero di giocatori che è ancora nella mano, ecc.
- A quel punto, dividete il vostro range tra un una puntata e un check a seconda di come vanno le cose.
- Assicuratevi che la dimensione della vostra puntata sia in linea con i vostri obiettivi: puntate pesanti = mani forti per ottenere valore e più combinazioni di bluff, mentre puntate piccole = un range più ampio di mani per ottenere valore e meno bluff.
- Dovete anche considerare che la situazione di quello che dice il tavolo può cambiare drasticamente dal flop al turn al river. Anche se avete puntato al flop, non dovete sentirvi obbligati a continuare a farlo al turn. Se al turn esce una carta non favorevole, siate pronti a fare check o check e fold.
PUNTI CHIAVE DELLA PUNTATA
Puntate per ottenere valore con mani forti che potrebbero essere chiamate da mani più deboli.
Al flop e al turn puntate per bluffare con buone combinazioni di semi-bluff (mani che potrebbero migliorarsi diventando scale o colori). Puntate al river con mani che hanno un valore debole al momento di mostrare le carte.
Azione del poker #3: IL RAISE
Il raise è un aumento rispetto alla cifra attualmente puntata.
Per continuare a giocare la mano, i giocatori devono mettere sul tavolo una cifra che pareggia questa puntata.
- Prima del flop, si definisce la big blind nel poker la puntata iniziale.
- Il primo ad aumentare la cifra puntata fa un “raise”.
- Dopo il flop, prima che ci sia un raise c’è bisogno di una puntata.
Bisogna notare che un raise legale deve essere almeno due volte il valore della puntata iniziale Per esempio, se qualcuno punta 10 euro, il raise minimo sarà di 20 euro in totale.
La strategia per il raise
Il raise dovrebbe essere fatto prima del flop se siete i primi a entrare nel piatto (se tutti quanti hanno foldato prima di voi). (Se volete approfondire perché limpare nel poker - ovvero chiamare soltanto la big blind – sia una pessima idea).
- Dopo il flop, di solito il raise viene comunemente fatto nella forma di un check-raise da parte di un giocatore fuori posizione. Perché? Per cercare di colmare lo svantaggio nella mano dato dalla sua posizione.
- giocatori in questa posizione hanno bisogno di utilizzare cose come il check-raises per massimizzare le loro vincite.
Ecco qui un link anche per un’interessante lettura su come massimizzare l’expected value nel poker con i check-raise.
- Quando siete in posizione dopo il flop, fare raise ha senso (specialmente nel flop) quando sia voi che il vostro avversario avete parecchie fiches.
- Quello che volete è cominciare a costruire sempre di più il piatto per provare a fare all-in al river.
Il raise generalmente si dovrebbe fare con le vostre mani più forti, assieme ad alcune altre poche mani incomplete.
Queste sono le mani in cui non potete permettevi di fare una semplice puntata, perchè è come dire che avete la possibilità di ottenere una buona mano ma non avete nulla da mostrare quando si girano le carte.
Per quanto riguarda la dimensione del raise e la frequenza con cui effettuarlo, dipende da i seguenti fattori:
- se il vostro avversario fa puntate piccole, potete fare check-raise di dimensione più alte con un range più ampio di mani;
- se il vostro avversario, invece punta forte, dovreste fare check-raise per un valore minore e con un range di mani più ristrette;
- se, infine, siete in posizione e volete fare raise, le dimensioni generali del vostro raise possono essere un po’ più basse rispetto a quando siete fuori posizione. Avete il vantaggio della posizione e sarete gli ultimi ad agire nei round di puntata futuri
RIASSUNTO DEL RAISE
Quando siete il primo giocatore a entrare nel piatto dopo il flop, iniziate sempre con un raise se avete intenzione di giocare la vostra mano.
Per le giocate dopo il flop, sviluppate una buona strategia di check-raise per colmare lo svantaggio di essere fuori posizione (come quando si è nella big blind)
Azione del poker #4: RE-RAISE/3BET+
- Prima del flop, una re-raise (o una 3bet) arriva immediatamente dopo il primo raise.
- Dopo il flop, affinché ci sia una re-raise/3bet c’è bisogno che ci siano prima sia una puntata che un raise.
- In termini di dimensioni permesse, una 3bet nel poker deve perlomeno aumentare la puntata totale della stessa cifra che c’è tra la puntata originale e il raise.
- Per un esempio prima del flop, la big blind è 1bb.
Poniamo che qualcuno faccia un raise iniziale a 3bb. La dimensione minima del re-raise/3bet è di 5bb • Per 4bet+, dovete aumentare la cifra puntata di almeno la differenza tra gli ultimi due raise/re-raise.
La strategia del re-raise
- Per il preflop dopo un raise iniziale dovreste generalmente fare 3bet se volete giocare la vostra mano, oppure foldare (di solito va bene anche chiamare quando avete carte piccole dello stesso seme oppure coppie che però sono troppo deboli per fare 3bet);
- quando siete in posizione, dovreste utilizzare una strategia di 3bet polarizzata
- fate re-raise con le vostre coppie più forti e con Assi con carte forti dello stesso seme per generare valore
- bluffate con mani come Assi con carte basse dello stesso valore (A2s-A5s), magari con AQo o AJo, con alcuni suited connectors e persino con carte dello stesso seme con buco di una carta;
- dalla small blind, specialmente contro i raise che arrivano dalle posizioni successive, la vostra strategia di 3bet deve avere un approccio molto più lineare. Dovreste fare 3bet oppure foldare, senza chiamare per nulla;
- per il post-flop, fare 3bet con un’alta frequenza non è considerata una strategia ottimale in molti tavoli. Per esempio, poniamo che abbiate KK e a tavola ci sia K72 e qualcuno fa check-raise. Non vi conviene fare 3bet, specialmente se avete un vantaggio di posizione;
- contro altre buoni mani andrete comunque all-in. Chiamando e basta date all’avversario la possibilità di continuare a bluffare e/o di migliorare fino a ottenere una buona mano.
Fare 3bet è buono solo se pensate che il vostro avversario chiamerà.
RIASSUNTO DEL RE-RAISE:
Dovete essere selettivi con le mani su cui volete fare re-raise.
Ogni re-raise farà senza dubbio crescere il valore del piatto e qualsiasi errore facciate può essere molto costoso. Per il preflop, meglio diventare familiari con dei range di 3bet molto solidi.
Azione del poker #5: ALL-IN
Andare all-in a poker è una sottocategoria delle “puntate” menzionate in questo articolo: 1. puntare;
2. fare raise;
3. fare re-raise.
Quando un giocatore va all-in, non può più fare altre puntate.
Il giocatore è sicuro di arrivare al momento in cui si mostrano le carte se almeno uno degli altri giocatori chiama.
Il giocatore ha anche la possibilità di vincere il piatto senza avversari se i giocatori rimanenti fondano tutti.
- Ogni puntata ulteriore fatta dagli altri giocatori che restano nella mano dopo che un giocatore va all-in crea quello che viene definito un “side pot”;
- Il giocatore che è andato all-in può vincere solamente il piatto principale;
- Gli altri giocatori che restano (e che hanno più fiches del giocatore che è andato all-in) possono continuare a darsi battaglia per il side pot.
La strategia per l’All-in
in questa sezione si applicano gli stessi principi descritti nelle sezioni che riguardano i tipi di puntata precedenti e quindi:
- potete fare una puntata all-in se avete tra la metà e il doppio della dimensione nel piatto in fiches rimanenti;
- potete fare raise all-in se avete nelle vostre fiches rimanenti meno di otto volte la puntata originale del vostro avversario;
- quando il numero delle vostre fiches è corretto, dovreste andare all-in nei seguenti scenari:
a. mani in cui avete le vostra mani più forti (specialmente quelle che hanno bisogno di protezione)
b. mani con possibilità di ottenere una mano forte che hanno una equity molto forte.
Un discorso diverso va fatto, naturalmente, per i tornei di poker, dove andare all-in rappresenta il punto di svolta decisivo. Se andate all-in e perdete, il vostro torneo è finito!
RIASSUNTO DELL’ALL-IN
Dovete sempre fare attenzione a quante fiches vi rimangono quando puntate e/o quando fate raise. S
e arrivate a un punto in cui puntando, chiamando o facendo raise rimarreste con meno del 50% del piatto nel round successivo, di di solito è meglio fare un all-in.
Azione del poker #6: CHIAMARE
Chiamare è l’azione di pareggiare il valore di una puntata o di un raise fatto da un altro giocatore.
- nelle partite dal vivo, piazzare una sola fiches nel mezzo del tavolo può significare che si chiama;
- questa giocata avviene in maniera più comune nel river e fa risparmiare a chi chiama il tempo di dover contare le fiches esatte che gli servono per chiamare;
- se il giocatore che chiama perde, poi deve contare il numero esatto di fiches che gli servivano per chiamare.
La strategia per chiamare
Chiamare dovrebbe essere la vostra scelta nella seguente situazione:
- quando avete una mano mediamente forte, che è troppo debole per giustificare un raise ma troppo forte per essere foldata.
Di solito, il numero di mani in cui si chiama (o in cui si continua) dovrebbe essere relativo alla dimensione delle puntate dell’avversario.
La mano con cui chiamate dovrebbe essere una di queste:
1. In grado di battere i bluff dei vostri avversari.
2. Alcune delle mani su cui i vostri avversari possono decidere di puntare per generare valore.
RIASSUNTO DELLA CHIAMATA
Chiamare con mani che pensate che possano battere quelle dei vostri avversari ma che non sono abbastanza forti da giustificare un raise.
È fondamentale prendere nota della dimensione della puntata nel poker o del raise che avete di fronte per decidere se chiamare oppure no.
In teoria, minore è la puntata o il raise, maggiore è il numero delle mani in cui dovreste chiamare.
Azione del poker #7: FOLDARE
Foldare nel poker le proprie carte non significa piegarle a metà, ma si riferisce all’atto di scartare la propria mano, gettando le carte nel mezzo del tavolo (di solito verso il mazziere).
Così facendo si abbandona la possibilità di vincere il piatto e di continuare ulteriormente a giocare la mano:
- è considerato giusto galateo al tavolo foldare immediatamente;
- l’unico caso in cui potete voler “salvare la faccia” è quando fate una puntata e vi fanno un raise;
- se foldate immediatamente, gli altri sapranno che stavate bluffando, quindi magari volete preservare un po’ la vostra immagine.
Assicuratevi di scartare le vostre carte a faccia in giù quando foldate. Una carta che viene accidentalmente mostrata o che si gira può avere, lo sapete già, un impatto sulla mano in gioco e sugli altri giocatori.
La strategia per foldare
Dovreste foldare le seguenti mani:
- le vostre mani peggiori contro una puntata;
- le vostre mani fatte più deboli, quelle che non possono resistere alla pressione di puntate pesanti;
- mani su cui non potete pensare di puntare nei round successivi (specialmente se siete fuori posizione);
- foldare può essere accettabile anche per mani incomplete su cui non avete buone possibilità per chiamare
Detto questo, quando sviluppate una strategia di puntata, dovreste considerare queste peculiarità:
- quando pensate a come volete sviluppare il range della vostra mano nelle varie azioni di puntata: - prima di tutto considerate i vostri raise - poi le vostre chiamate - subito prima delle mani che di solito foldereste, di solito ci sono alcune combinazioni di bluff raise.
Queste sono le mani che sono troppo deboli per chiamare ma troppo forti per foldare. Bluffare con queste combinazioni vi aiuterà a rendervi più difficili da combattere.
RIASSUNTO DEL FOLD
La maggior parte dei vostri profitti nel poker vi arriverà dal fare il fold giusto, non dalle chiamate giuste!
La maggior parte dei giocatori gioca una versione del poker che è troppo pesante per il valore in mano. Quindi, a lungo termine foldare sarà l’azione che vi farà risparmiare dei soldi, piuttosto che fare chiamate rischiose.
IN SINTESI
Assicuratevi di acquisire familiarità con tutte le opzioni di puntata disponibili in una partita di poker:
- check;
- puntata;
- raise;
- re-raise/3bet;
- andare all-in;
- chiamare;
- foldare.
E speriamo che questo articolo vi abbia aiutato a bagnarvi un po’ i piedi, in modo da essere sempre preparati nei tavoli da poker!