Il poker come sport è un gioco di grande abilità. I giocatori cercano sempre di migliorare le loro capacità ai tavoli per vincere più piatti. Ma non tutti provano a guadagnare questo vantaggio usando semplicemente... il proprio intelletto.

Purtroppo il fatto che di tanto in tanto qualcuno bari fa parte del gioco e, molto spesso, queste antipatiche situazioni finiscono tra le notizie di cronaca quando avvengono.

Dagli scandali online ai segnali effettuati con le mani, fino alla corruzione ad alta tecnologia, chi bara le ha provate davvero tutte per avvantaggiarsi nei confronti di chi gioca al tavolo da poker regolarmente.

Ecco un’occhiata ad alcuni degli scandali più importanti legati al barare nel poker

1 – Il super utente Potripper

È molto più facile vincere nel poker online quando si possono vedere le carte coperte di tutti gli altri. E questo è quello che è successo nel bel mezzo del boom del poker nel 2007.

Alcuni giocatori hanno scritto sui forum online per investigare sulle curiose mosse di un giocatore chiamato “Potripper” che giocava sul sito UltimateBet nel 2007.

Questo giocatore non perdeva mai e non faceva mai una giocata sbagliata.

Questo account da “super utente” è stato alla fine scoperto e attribuito al campione del Main Event delle World Series of Poker 1995, Russ Hamilton, che era anche uno dei consulenti del sito.

Delle registrazioni segrete hanno rivelato che Hamilton ha ammesso la truffa e si stima che abbia sottratto ai giocatori più di 20 milioni di dollari.

“Ho preso questi soldi e non sto fingendo di non averlo fatto, quindi dobbiamo risolvere questa cosa” ha detto in un incontro con il management dell’azienda.

Il super utente di UltimateBet

Il documentario "Ultimatebeat – Too Much to Lose" ha descritto uno schema per barare molto ampio, che coinvolgeva Hamilton e altri “giocatori” del suo gruppo.

Uno scandalo simile ha colpito Absolute Poker, una truffa che alla fine è stata una delle peggiori nella storia del poker.

2 – Le incredibili giocate di Mike Postle

Un altro enorme possibile scandalo legato al barare è venuto alla luce nel 2019.

Un tizio di nome Mike Postle era un giocatore abituale del cash game in streaming della Stones Gambling Hall.

Vinceva piatti con mani che la maggior parte dei giocatori, anche dei giocatori professionisti di poker, non avrebbe mai interpretato come le giocava Postle.

Joey Ingram e Doug Polk hanno riguardato ore e ore di mani di Postle sui loro canali Youtube prima di accusarlo di aver barato.

“Mike sembra sempre mettersi nella situazione perfetta”, ha detto Polk.

Durante il gioco, Postle spesso guardava il suo telefono che aveva sulle gambe. I suoi critici pensano che ricevesse messaggi riguardo le carte dei suoi avversari da qualcuno nella sala di controllo.

Postle ha denunciato alcuni dei suoi tanti accusatori, ma alla fine la denuncia è caduta e Postle ha dovuto anche pagare 30mila euro per le spese legali.

Altri giocatori di poker hanno denunciato la società che dteneva il dominio Stones e hanno ottenuto risarcimenti che non sono stati resi pubblici.

Postle comunque nega ancora di avere barato.

3 – Veleno di rana

Nel 2022 sono uscite alcune accuse abbastanza bizzarre, che riguardano il barare, il veleno di rana e degli sciamani, sul giocatore di alto livello Bryn Kenney.

Un altro giocatore professionista, Martin Zamani, ha accusato Kenney di gestire un gruppo di giocatori simile a una setta, di barare, di usare più account e di altre cose.

Qualcuno ha anche detto che Kenney giocava con gli account di altri giocatori e che altri giocatori erano complici di altri membri del gruppo.

Addirittura il veleno di rana tra gli scandali del poker

Zamani ha aggiunto altri dettagli interessanti, tra cui il fatto che Kenney avrebbe mandato alcuni giocatori amatoriali di poker da uno “sciamano” per aiutarli a risolvere i loro problemi. E questo sembrerebbe includere anche un rituale sudafricano di purificazione chiamato “kambo” che prevede l’uso di veleno di rana.

Secondo Zamani, alcune persone sono state molto male dopo aver ingerito il veleno.

L’intera storia è finita sui giornali e adesso molti guardano a Kenney in maniera assai diversa, ma lui ha sempre negato qualsiasi accusa di avere barato.

4 – Di nuovo il multi-accounting

Nel 2022 è venuto alla luce un altro scandalo che coinvolge un professionista di alto livello.

Ali Imsirovic una volta era uno dei nomi più celebri del poker, ma è tornato famoso per il motivo sbagliato dopo che Alex Foxen lo ha accusato di essere coinvolto in uno scandalo.

Foxen ha detto che Imsirovic ha guardato intenzionalmente le carte di un altro giocatore nel main event del PokerGO Super High Roller Bowl, che si è tenuto a Cipro.

Le accuse includevano anche il ban di Imsirovic da un sito di poker online per aver utilizzato strumenti di assistenza in tempo reale (RTA), che sono vietati sulla maggior parte dei siti del settore, e, ribadiamo, per la pratica del multi-accounting.

Combattere il multi-accounting

Imsirovic ha pubblicato un video rigettando le accuse all’ SHRB, uno dei tornei con la posta in palio più alta al mondo, ma ha ammesso di aver fatto multi-accounting.

“Penso di aver pagato le mie colpe e voglio andare avanti”, ha detto Imsirovic.

5 – Barare con le fiches

Al Borgata Winter Poker Open del gennaio 2013, Christian Lusardi ha deciso di sbilanciare le probabilità in suo favore inserendo 160 fiches false nel suo stack.

Tutto è cominciato quando alcuni giocatori hanno sospettato che nelle fasi finali del torneo qualcuno stesse usando fiches false, il che ha portato alla sospensione dell’evento quando c’erano ancora 27 giocatori in gioco.

I responsabili della sicurezza hanno cominciato a investigare su questa storia e più tardi degli idraulici hanno scoperto che nel bagno della stanza di Lusardi all’Harrah c’erano delle fiches false del Borgata, che Lusardi aveva provato a gettare nel water.

Alla fine, è stato condannato a cinque anni di prigione.

I 27 giocatori rimasti nel torneo hanno ricevuto i soldi del montepremi, circa 19mila dollari a testa, ma quelli che avevano più fiches sono certamente rimasti delusi per non aver avuto la possibilità di vincere di più.

 Barare con le fiches

6 – Interessanti ammissioni dell’Ammiraglio

Il Vice Ammiraglio della Marina degli Stati Uniti Timothy Giardina è probabilmente più bravo a fare piani per le battaglie navali che a giocare a poker.

Il militare è stato beccato nel 2013 mentre usava fiches false all’Horseshoe Casino di Council Bluffs, Iowa.

Giardina era il numero due dello U.S. Strategic Command, il secondo in comando dell’arsenale nucleare del paese, uno dei leader più anziani della Marina e un generale decorato con tre stelle.

“Dei documenti rivelati dopo una richiesta attraverso il Freedom of Information Act lo descrivono come un giocatore abituale di poker, che ha passato più di 1000 ore, o 15 a settimana, ai tavoli dell’Horseshoe nei 18 mesi prima di essere beccato a giocare tre fiches false nel giugno 2013”, ha spiegato all’epoca il Daily Telegraph.

“È stato licenziato dal suo posto allo Strategic Command e degradato ad ammiraglio a due stelle. Nei mesi precedenti è stato giudicato colpevole di due condotte non degne di un ufficiale, ovvero mentire a un investigatore e giocare fiches false. Gli è stato notificato un richiamo scritto ed è stato condannato a pagare 4mila dollari”.

Come in un film sul poker, Giardina ha ammesso di aver giocato le fiches, ma ha negato di essere a conoscenza del fatto che fossero state falsificate. Ha spiegato di averle trovate in un bagno del casinò e di aver fatto un errore usandole.

Ma gli investigatori hanno trovato tracce del suo DNA sotto gli adesivi usati per alterare il valore delle fiches, trasformandole in fiches da 500 dollari quando ne valevano uno solo…

7 – Spennare gli amici

Il portoghese Jose “Girah” Macedo si è rapidamente fatto un nome nel mondo del poker online tra 2010 e 2011. Ha cominciato giocando con le micro stakes e poi ha alzato la posta in palio, ottenendo oltre un milione di dollari di vincite. Ma molti avevano dubbi sul suo successo.

Spennare gli amici

Nell’agosto 2011 Macedo ha cominciato a incoraggiare alcuni giocatori del suo gruppo di strategia a giocare contro un giocatore che definiva come una “balena”, un giocatore terribile.

Eppure la balena continuava a vincere e i suoi amici gli hanno chiesto cosa stava succedendo.

Macedo alla fine si è fatto scappare che a un suo amico le cose andavano male e lui ha cercato di aiutarlo a ricostruire il suo bankroll. Come? Vedendo il ranking dei suoi amici su Skype e poi girando le informazioni alla cosiddetta “balena”.

Ma altri pensano che la truffa fosse ancora peggiore e che fosse Macedo stesso giocasse le partite per spennare i suoi amici.

Da quel momento, le notizie su Macedo riportano che ha investito in un’azienda di pulizie nel Regno Unito e una palestra di MMA.

8 – Segnali segreti

Alcuni bari sembrano non imparare mai, come dimostra l’ultimo punto della lista dei grandi scandali nel poker.

Segnali segreti

Il tedesco Ali Tekintamgac ha vinto il campionato spagnolo del World Poker Tour nel 2010, portando a casa 278mila dollari. Quindi, in gergo pokeristico, aveva davvero un certo peso!

Ma la vittoria è arrivata con alcuni commenti negativi. Dei video mostravano un soggetto accanto al tavolo, che aveva detto di far parte dei media, usare segnali con le mani per comunicare a Tekintamgac le carte coperte dei suoi avversari.

Poi sono arrivate altre accuse e più tardi nello stesso anno il Partouche Poker Tour ha impedito a Tekintamgac di sedersi al tavolo finale del Main Event del torneo di Cannes.

Le autorità tedesche sono state coinvolte e hanno scoperto altri tentativi di barare e che Tekintamgac aveva parecchi complici nella sua truffa.

Nel 2014 si è dichiarato colpevole di truffa ed è stato condannato a tre anni di prigione.

“Tekintamgac, che si è dichiarato colpevole durante il processo, è stato arrestato per possibile truffa”, ha spiegato PokerNews, “ed è poi stato accusato di gestire un’organizzazione internazionale per barare che agiva in diversi tornei di poker ma anche durante un ampio numero di partite illegali di poker dal vivo che venivano organizzate ad Amburgo”.

Sean Chaffin è uno scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.