Affronteremo i seguenti aspetti elencati nel sommario: non esitate a consultare i vari paragrafi nell’ordine che preferite.
Indice
Capitolo 1: Cos’è il poker exploitativo?
Capitolo 2: Poker exploitativo vs GTO
Capitolo 5: Exploitare i giocatori poco aggressivi
Capitolo 6: Ottenere i dati per gli exploit
Capitolo 7: Gioco exploitativo online
Capitolo 8: Tag colorate
Capitolo 9: Analisi della popolazione
Cos’è il poker exploitativo?
Il poker exploitativo consiste nell’individuare attivamente gli errori dei propri avversari per trarne un vantaggio usando le apposite contromisure.
Poker exploitativo – Cercare i punti deboli nel gioco degli avversari per poi impiegare delle adeguate controstrategie
Questo tipo di contromisure viene normalmente indicato col nome di exploit. Per fare un semplice esempio, immaginate un avversario che foldi troppo spesso al momento di affrontare delle c-bet sul flop.
In tal caso potete generare un exploit effettuando incessantemente delle c-bet sotto forma di bluff.
La maggior parte degli exploit può essere raggruppata in quattro categorie che verranno discusse più avanti.
- Exploit aggressivi: exploitare gli amanti del fold.
- Exploit aggressivi: exploitare i refrattari al fold.
- Exploit difensivi: exploitare i giocatori super-aggressivi.
- Exploit difensivi: exploitare i giocatori poco aggressivi.
Poker exploitativo vs GTO
Cos’è la GTO nel poker?
GTO sta per “Game Theory Optimal” (‘teoria del gioco ottimale’). È un approccio pokeristico che consiste nell’individuare la decisione matematicamente corretta in ogni situazione. Una strategia GTO applicata alla perfezione è immune a ogni exploit. Ciò significa che è impossibile per i vostri avversari generare una qualche sorta di controstrategia contro di voi.
Fantastico, no? Peccato che ci sia un grande lato negativo. Seguire la GTO significa non sfruttare più gli errori degli avversari. Infatti, cambiare la propria strategia focalizzandosi sui punti deboli degli altri giocatori rappresenterebbe una deroga rispetto a una perfetta strategia GTO.
C’è anche da tenere a mente che questo tipo di strategia si colloca su un piano più utopico che realistico. Neanche i migliori computer sono ancora in grado di risolvere un gioco tanto complesso come il No-Limit Hold’em.
Quindi, sebbene siano state elaborate varie idee relative al gioco GTO, ad oggi non è ancora nota la strategia perfetta. Anche nell’ipotesi contraria, sarebbe probabilmente troppo complicato per un essere umano implementare accuratamente questo tipo di strategia.
È meglio la GTO o il poker exploitativo?
Per farla breve, il poker exploitativo risulta sempre più redditizio.
Benché non ci sia il minimo dubbio dal punto di vista matematico, si tratta di una questione ancora molto dibattuta. Alcuni giocatori sono convinti sostenitori della GTO, mentre altri si focalizzano esclusivamente su uno stile exploitativo.
Questo disaccordo è dovuto a un errore di fondo.
L’obiettivo di qualsiasi giocatore di poker è sempre quello di adottare le strategie che generino il maggior profitto: l’unico modo per riuscirci consiste nello sfruttare aggressivamente gli errori degli avversari.
A ben vedere, la stessa GTO è un tipo di stile exploitativo! Si tratta infatti della miglior controstrategia contro qualsiasi avversario che a sua volta stia seguendo la GTO! In altre parole, se sapete che il vostro rivale sta attuando alla perfezione questa strategia, la contromossa più favorevole sta nell’assumere voi stessi questo tipo di approccio.
Ciononostante, considerato che quasi tutti si discostano sensibilmente dalla strategia perfetta, potete incrementare i vostri profitti seguendo un approccio di stampo exploitativo.
Se la GTO vi piace così tanto da volerla attuare a prescindere contro qualsiasi avversario, andrete incontro a inutili rischi e perdite di denaro.
Poker GTO → Perfetto sul piano teorico. Immune agli exploit avversari, ma perde molta efficacia senza lo sfruttamento degli errori dei rivali.
Poker exploitativo → Adattamento della strategia in base ai punti deboli dell’avversario. È lo stile di gioco più redditizio nel poker.
È utile apprendere la GTO?
Questo significa che imparare la GTO è un’inutile perdita di tempo? Assolutamente no.
Una conoscenza approfondita della GTO vi permette di generare degli exploit più forti. Avrete una maggior consapevolezza di quando gli avversari si discosteranno da una strategia teoricamente perfetta e di come sfruttare i loro errori.
A man mano che discuteremo le diverse strategie exploitative, inizieremo a scoprire l’importanza di comprendere gli approcci GTO.
Exploit aggressivi
Exploitare gli amanti del fold
Se i vostri avversari foldano troppo dinanzi alle giocate aggressive, potete sfruttare la situazione con un approccio più offensivo. Il concetto è semplice, ma come si può stabilire se gli altri foldano troppo spesso? Una conoscenza approfondita della GTO vi permetterà di individuare questo tipo di scenari, anche se occorrerà del tempo per acquisire quest’abilità.
Esiste un metodo più veloce?
Capire i punti di pareggio nei bluff vi permette di individuare potenzialmente le situazioni nelle quali l’avversario folda troppo spesso.
La seguente formula può essere usata per calcolare la soglia di pareggio di un bluff (non preoccupatevi se per il momento non sapete di cosa si parla).
Soglia di pareggio di un bluff -
% di pareggio = % del pot totale investito (inclusa la vostra scommessa)
Per dare un contesto, immaginate la seguente situazione:
Sul flop bluffate con una c-bet di 50$ in un pot di 100$. Qual è la soglia di pareggio del bluff?
Be’, che percentuale del piatto intero state investendo?
- Pot totale compresa la vostra scommessa = $150
- Il vostro investimento = $50
- % Investimento = ($50/150) * 100 = 33,33%
Ok, quindi cosa significa concretamente tutto questo?
Se il vostro avversario folda più del 33% delle volte dinanzi a una c-bet, otterrete un guadagno diretto.
La verità è che, da un punto di vista della GTO, l’avversario potrebbe essere “autorizzato” a foldare più del 33% delle volte e farvi guadagnare una piccola somma. In questa situazione, una frequenza di fold pari al 35% potrebbe non rappresentare nulla di eccezionale. Ma se invece l’avversario folda nel 50% o addirittura nel 60% dei casi davanti alla vostra puntata di 50$?
A questo punto ci sono ottime probabilità che il vostro avversario stia foldando decisamente troppo spesso, per cui potete sfruttare il suo punto debole iniziando a bluffare costantemente.
Concetto chiave → Fate attenzione agli scenari in cui l’avversario folda con una frequenza sensibilmente superiore alla soglia di pareggio su un bluff
Exploitare i refrattari al fold
Se l’avversario folda meno del dovuto dinanzi alle giocate aggressive, vi ritrovate sostanzialmente in una situazione opposta a quella precedente. Questo nuovo scenario prevede due contromosse fondamentali.
- Evitate di bluffare, poiché tale tipo di giocata non sarà sufficientemente redditizia.
- Cercate delle opportunità per allargare il vostro range di value bet.
Per farvi una chiara idea se il vostro avversario non stia foldando abbastanza in determinate situazioni, dovete nuovamente far affidamento su un’approfondita conoscenza della teoria GTO. Come detto, però, serve del tempo per acquisirla, per cui conviene avere un piano B finché non sviluppate una comprensione a 360 gradi dei principi della GTO.
Ancora una volta potete attingere dalle vostre conoscenze sulle soglie di pareggio per fare qualche stima approssimativa.
Sul river fate una scommessa di 75$ in un pot di 100$: quale sarebbe il punto di pareggio se bluffaste?
Stessi calcoli matematici di prima, ma con numeri leggermente diversi.
- Pot totale compresa la vostra scommessa = $175
- Il vostro investimento = $75
- % investimento = ($75/175) * 100 = 42,86%
Il vostro avversario dovrebbe foldare con una frequenza che si aggira su (o in genere supera di poco) questa percentuale, se gioca come si deve. La risposta precisa che ci fornisce la teoria del gioco dipende dall’esatta situazione e considera diverse variabili fondamentali.
Tuttavia, se l’avversario folda con una frequenza sensibilmente inferiore a tale soglia (ad esempio solo nel 20% dei casi), vi si presenta probabilmente un’opportunità exploitativa.
La chiave sta nel non bluffare mai contro i giocatori che, foldando, scendono sotto la soglia di pareggio. Un errore piuttosto comune sta nel continuare comunque a bluffare, spesso adducendo una questione di equilibrio. La miglior cosa da fare è però quella di interrompere qualsiasi tentativo di bluff, dal momento che l’avversario non folda abbastanza da rendere la vostra giocata fruttuosa.
Vi conviene inoltre provare a espandere il vostro range di valore ove possibile. In linea di massima, affinché una value bet sia redditizia, dovete agire più del 50% delle volte in caso di call.
N.B.: Stiamo supponendo che la bassa frequenza con cui l’avversario folda sia dovuta al fatto che veda con un range troppo ampio. Potrebbe anche dipendere dal raggiungimento di una specifica situazione con un range sensibilmente più forte di quanto dovrebbe essere. In tal caso dovete comunque sospendere ogni bluff, ma effettuare delle value-bet con un range più ampio non sarà fattibile come exploit.
Concetto chiave → Fate attenzione agli scenari in cui l’avversario folda con una frequenza sensibilmente inferiore alla soglia di pareggio su un bluff.
Exploit difensivi
Exploitare i giocatori super-aggressivi
Se l’avversario gioca in modo aggressivo con un range troppo ampio, potrete potenzialmente generare degli exploit.
L’esempio più semplice è sul river. Leggete la seguente domanda.
Sul river il vostro avversario punta 50$ in un piatto da 100$. Nella metà dei casi bluffa, mentre nell’altra metà effettua delle value bet. È possibile exploitarlo?
Per rispondere a questa domanda occorre una conoscenza di base sulla teoria del gioco, ma i calcoli matematici in sé non sono complicati.
Pensate allo scenario dal vostro punto di vista. Su un call avete delle pot odds pari a 3:1 o al 25%.
- Pot totale dopo il call previsto sul river = $200
- Il vostro investimento = $50
- Pot odds = ($50/$200) * 100 = 25% pot odds (ovvero 3:1).
Questo calcolo significa che potete vedere con profitto le scommesse dell’avversario sul river nel caso in cui vi possiate aspettare di vincere più del 25% delle volte. Supponendo che abbiate un mero bluff catcher che funziona solo quando l’avversario bluffa, con quale frequenza vi potete aspettare di vincere?
L’avversario bluffa il 50% delle volte, il che significa che vincereste molto più spesso rispetto al 25% richiesto dalle vostre pot odds. Qui potete exploitare il vostro avversario vedendo con tutti i vostri catch bluffer.
Se l’avversario volesse essere immune agli exploit, dovrebbe bluffare con una frequenza pari alle pot odds che vi vengono offerte (il 25% del suo range dovrebbe essere costituito da bluff in questo caso).
È un po’ più difficile individuare gli atteggiamenti troppo aggressivi sulle prime strade. Purtroppo non esistono calcoli semplici per capire la frequenza con cui un avversario dovrebbe scommettere in una data situazione. In genere, per conoscere la frequenza corretta delle bet bisogna avere la giusta esperienza e dedicare del tempo ad alcuni strumenti noti come “solver per la GTO”.
Ad esempio, questo tipo di solver può consigliare di fare c-bet nel 35% dei casi in cui vi trovate fuori posizione sul flop in un testa a testa con un piatto costituito da un solo raise. Ciononostante, sono molti quelli che fanno c-bet il 60% o addirittura il 70% delle volte quando si trovano fuori posizione sul flop.
Quando un giocatore adotta una strategia eccessivamente aggressiva sin dalle prime fasi della mano, ci saranno sempre delle ripercussioni più in là. Cosa succede per esempio se rilanciate contro i vostri avversari con delle c-bet troppo frequenti?
Se l’avversario tenta di proseguire con la giusta frequenza contro il vostro raise, si ritroverà con un range di continuazione troppo ampio (permettendovi di generare un exploit). Se prova ad andare avanti solo con un range redditizio (probabilmente la miglior scelta che possa fare), la frequenza con cui folderà subirà una notevole impennata, permettendovi di generare un exploit con bluff raise.
Concetto chiave → Fate attenzione agli scenari in cui l’avversario scommette troppo spesso con un range troppo ampio.
Exploitare i giocatori poco aggressivi
Se l’avversario punta o rilancia raramente in una data situazione, quando adotterà un atteggiamento aggressivo sarà spesso un segnale che possiede un range più forte del solito.
Per gli scenari sul river, si tratta di una questione cristallina.
Considerate questa domanda:
Il vostro avversario fa una puntata di 50$ in un pot di 100$ sul river. Sta bluffando con una frequenza di circa il 10%. È possibile generare un exploit?
Abbiamo già affrontato i calcoli matematici in precedenza e sappiamo che l’avversario ha bisogno di bluffare il 25% delle volte circa se vuole essere equilibrato. Una frequenza di bluff pari ad appena il 10% vi permette di generare un exploit, poiché essa implica che il range di scommesse dell’avversario è eccessivamente forte.
A prescindere dal vostro bluff catcher, non arriverete a un tasso di vittoria del 25%, come invece richiesto. Potete quindi exploitare l’avversario foldando con tutti i bluff catcher. Porterete avanti solo le mani che vi garantiscano un tasso vincente superiore al 25%, il che implica che dovrete battere una particolare fetta del range di value bet dell’avversario affinché il call sia redditizio.
Per quanto riguarda le prime strade della mano, anche qui serve una certa esperienza per individuare un atteggiamento scarsamente aggressivo. Non esiste una formula semplice: occorre un misto di esperienza e di lavoro con i solver della GTO.
Ad esempio, questo tipo di solver può consigliare di rilanciare sul flop nel 15% dei casi circa (nei testa a testa con un piatto costituito da un solo raise). Se incontrate un avversario che folda solo il 5% delle volte, in genere avrete qualche chance per reagire con uno stile exploitativo.
La risposta potrebbe essere poco entusiasmante: dovete semplicemente foldare spesso quando l’avversario rilancia! L’exploit sta nel fatto che l’avversario non può sfruttare a dovere le sue mani forti.
Concetto chiave → Fate attenzione agli scenari in cui l’avversario effettua bet/raise con un range troppo stretto e agite di conseguenza incrementando i vostri fold.
Ottenere i dati per gli exploit
Bene, ora sapete come sfruttare una percentuale molto bassa di raise sul flop, ma innanzitutto come si arriva a quest’informazione? Dovete avere accesso ai dati sulle tendenze degli avversari prima di poter generare degli exploit.
Ma quindi come si raccolgono questi dati?
Dipende se state giocando live oppure online.
Dal vivo, i giocatori potranno raccogliere queste informazioni solo osservando attentamente i propri avversari per un periodo prolungato. È difficile ottenere dati affidabili, dal momento che negli incontri live potete far riferimento solo a poche mani. Anche se vi ricordate che l’avversario ha effettuato una c-bet nelle ultime tre opportunità di flop, non avrete la garanzia che il suo tasso di c-bet sia superiore alla media.
Pertanto, i giocatori dal vivo potrebbero optare per la decisione di basare le proprie scelte exploitative sui tell fisici. Se ad esempio un certo tic facciale indica che l’avversario sta bluffando, potreste agire di conseguenza senza dover raccogliere dei dati analitici che dimostrino che l’avversario bluffi troppo spesso.
I giocatori online devono fare a meno di questi segnali fisici. In questo caso, la raccolta dei dati avviene attraverso un processo molto più tecnico, matematico e automatizzato rispetto agli incontri live. Alcuni strumenti, noti come “tracking software”, vengono usati per immagazzinare automaticamente i dati sugli avversari relativi a un’ampia gamma di situazioni.
Anche senza ricordarvi di un particolare avversario, avrete così la possibilità di accedere alle informazioni sulla sua frequenza di c-bet nel corso delle ultime 50.000 mani. Nel paragrafo sul “Gioco exploitativo online” discuteremo l’utilizzo degli strumenti in rete.
Gioco exploitativo online
L’utilizzo degli HUD
Un HUD (heads up display) è uno strumento capace di fornire le statistiche richieste mentre partecipate a un incontro di poker online. L’HUD è connesso a un database che conserva informazioni su tutti gli avversari. Il tracking software crea un tale database come parte del suo processo di installazione e in genere è anche il motore che aziona l’HUD stesso.
Conoscendo le inclinazioni e le tendenze degli avversari nelle varie situazioni, dovreste poter generare degli exploit al volo basandovi sulle tecniche fin qui discusse. Ovviamente serve anche la giusta abilità per interpretare i dati mostrati da un HUD.
Gli HUD non sono degli amuleti portafortuna in grado di alzare automaticamente il vostro tasso di vittoria. Molti giocatori si avvalgono di tali strumenti, ma non hanno le conoscenze tecniche per creare degli exploit significativi in base ai dati disponibili.
Tag colorate
Le tag colorate vi permettono di etichettare i singoli avversari a seconda delle loro tendenze. In un ambiente sempre più caratterizzato dall’automazione, le tag rientrano tra gli strumenti online che è ancora possibile utilizzare manualmente. Risultano utili soprattutto laddove sia vietato avvalersi degli HUD o dei tracking software (ad esempio, 888poker attualmente consente ai giocatori di usare gli HUD ai tavoli standard, ma non a quelli snap, per cui è utile sfruttare le tag in quest’ultimo caso).
Le tag colorate permettono di identificare rapidamente i vari tipi di avversari, il che risulta più facile rispetto al dover analizzare una grande quantità di numeri. Immaginate ad esempio di individuare un avversario eccessivamente “tight”: non bluffa mai, non gioca quasi mai le mani e ha sempre il nut quando inizia a puntare o rilanciare. Potreste scegliere una tag arancione per etichettare questo tipo di giocatori.
Ogni volta che guarderete questi avversari al tavolo, noterete subito la tag arancione. In ottica exploitativa, sapete che dovrete provare a rubare molti piatti sia prima sia dopo il flop, ma levatevi di mezzo non appena l’avversario comincia a scommettere o rilanciare.
Analisi della popolazione
L’analisi della popolazione è una tecnica che consiste nel lavorare con un database che raccoglie un’ampia cronologia di mani per stabilire le tendenze diffuse tra i giocatori. Questa funzione vi permette di generare delle strategie exploitative per affrontare un avversario ignoto (è emerso che la maggior parte delle persone presenta dei leak straordinariamente simili).
In passato era opinione diffusa che fosse necessario seguire un approccio GTO contro gli avversari sconosciuti, per poi passare a uno stile exploitativo dopo aver analizzato le loro inclinazioni.
Tuttavia è ora possibile giocare subito in modo exploitativo, supponendo che i leak degli avversari siano conformi agli errori comunemente commessi da molti altri giocatori. È possibile che questo ragionamento non sia valido dinanzi a un particolare avversario, ma in genere sarà l’atteggiamento giusto da seguire.
Quest’approccio elimina del tutto la necessità di seguire automaticamente uno stile GTO. Tale genere di strategie andrebbe adottato solo nell’ipotesi in cui anche il nostro avversario attuasse alla perfezione uno stile di gioco GTO.
In tutti gli altri casi dovrete cercare di sfruttare gli errori dei rivali per incrementare il vostro bottino. In effetti, si potrebbe arrivare a dire che lo stile exploitativo rappresenti il fulcro del poker.